Alla presenza della sindaca di Roma, Virginia Raggi, e del Presidente della Fondazione Bioparco di Roma, Francesco Petretti, sono stati presentati i due cuccioli di leone nati lo scorso 29 aprile al Bioparco di Roma. La nascita di queste femmine di leone asiatico (Panthera leo persica), uno degli animali a maggior rischio di estinzione del Pianeta, è un evento storico perché è la prima volta che accade all’interno del Giardino zoologico della Capitale.
I cuccioli sono in ottima salute e vengono allattati dalla mamma che non li perde mai di vista. Nelle prime settimane mamma e cuccioli, che alla nascita sono ciechi e non autosufficienti, sono rimasti al sicuro nelle aree interne per consentire ai piccoli di ambientarsi. Da qualche settimana stanno gradualmente prendendo confidenza con il recinto esterno.
I genitori sono la femmina Sajani, nata nel 2013 nello Zoo di Magdeburg, in Germania, e il giovane maschio Ravi, nato nel 2016 presso lo Zoo di Planckendael, in Belgio. I cuccioli, invece, non hanno ancora un nome; da lunedì prossimi i bambini potranno votare sui canali social Facebook e Instagram del Bioparco i loro nomi preferiti. I più votati saranno attribuiti ai due piccoli.
Bioparco di Roma: le dichiarazioni del presidente Petretti e della sindaca Raggi
Il lieto evento ha riscosso la gioia di tutti. Ecco le parole di Virginia Raggi, prima cittadina della Capitale, e di Francesco Petretti, presidente della fondazione Bioparco di Roma:
“La nascita di questi due cuccioli di leone asiatico è un’ottima notizia. Un vero e proprio simbolo di speranza e di rinascita. Il Bioparco di Roma è un posto unico, dove i nostri bambini possono imparare a conoscere gli animali e a rispettarli. Un luogo importante anche per la tutela e la salvaguardia di specie protette e in via di estinzione come quella di questi leoncini”.
Anche Petrelli dice la sua sulla nascita dei leoncini:
“Durante il lockdown, a seguito del crollo dei flussi turistici, la sesta estinzione ha subito una fortissima accelerazione in tutto il Pianeta. Il bracconaggio dilaga, non più arginato dall’alternativa economica del turismo sostenibile nei parchi; migliaia di animali sono stati massacrati. Il conto alla rovescia per molte specie ha subito una forte accelerazione. In questo contesto, la sola alternativa alla perdita delle specie e quindi all’erosione della biodiversità è rappresentata dai parchi zoologici come il Bioparco che, in tutto il mondo, fronteggiando una situazione difficilissima, continuano a mantenere popolazioni di animali rarissimi e minacciati. Anche noi del Bioparco stiamo facendo la nostra parte, ma abbiamo bisogno di sostegno e di aiuto”.
La popolazione di leoni asiatici (sono rimasti solo 500 esemplari in natura) è minacciata a causa della distruzione dell’habitat, ma soprattutto dal bracconaggio e dai conflitti con le attività antropiche generati dalla vicinanza dell’uomo. Una nascita, quindi, che risulta essere una boccata d’ossigeno per il futuro della specie.
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