Isaac Bashevis Singer nasce il 14 luglio nel 1904, il suo vero nome è Icek-Hersz Zynger, fu uno scrittore polacco ebreo, naturalizzato statunitense.
La vita di Isaac Singer
Nato a Radzymin, nei pressi di Varsavia, riceve un’educazione di stampo ebraico, studiando su testi in aramaico o in ebraico.
In giovinezza, Isaac Singer si mantiene dando lezioni di ebraico e lavorando per il fratello nella rivista Literarische Bleter come correttore di bozze.
Come traduttore, riconosciamo alcuni lavori di Thomas Mann, Gabriele D’Annunzio ed Erich Maria Remarque tradotti in yiddish.
Tra il 1933 e il 1935 lavora per la rivista Globus come co-direttore e autore di diversi racconti, sempre in quegli anni scriverà Satana a Goray.
Quest’ultimo è un romanzo pubblicato a puntate e ambientato negli anni seguenti al 1648.
Nel 1953 entra a far parte del quotidiano yiddish Forverts, come corrispondente estero.
Sono gli anni dell’antisemitismo e Isaac sarà costretto a emigrare negli Stati Uniti raggiungendo il fratello già emigrato.
Dovrà dire addio alla moglie e al figlio, che si trasferiranno a Mosca.
Autore di ben 12 romanzi e altrettanti racconti come La Fortezza, Il Penitente, Nemici: una storia d’amore, vincerà il Premio Nobel per la letteratura nel 1978.
I suoi libri, di forte stampo realista, non sono altro che un modo per raccontare quelle che sono le vicende storiche e sociali del tempo, soprattutto della Polonia.
Per Singer la scrittura non è altro che uno strumento per documentare e testimoniare, diceva:
Gli scrittori possono stimolare la mente, ma non possono dirigerla. Il tempo cambia le cose, Dio cambia le cose, i dittatori cambiano le cose, ma gli scrittori non possono cambiare nulla.
Muore a Miami, in Florida, il 24 luglio 1991, dopo una serie di infarti per lui letali, e il suo ultimo romanzo Anime perdute verrà pubblicato postumo nel 1994.
Serena Votano