Il Direttore Artistico della Festa del cinema di Roma, Antonio Monda, insieme a Laura Delli Colli, Presidente della Fondazione Cinema per Roma, e Francesca Via, Direttore Generale, ha annunciato oggi alcune anticipazioni della quindicesima edizione della rassegna, la quale si svolgerà dal 15 al 25 ottobre 2020 all’Auditorium Parco della Musica.
Prime anticipazioni nell’attesa del grande evento
Fra le opere della prossima edizione ci sarà Mi chiamo Francesco Totti di Alex Infascelli, pluripremiato regista di Almost Blue e S Is for Stanley. Un racconto intimo, in prima persona, dello sportivo e dell’uomo. Diretto da Alex Infascelli, il film è tratto dal libro Un Capitano scritto da Francesco Totti con Paolo Condò (edito da Rizzoli). Sarà distribuito da Vision Distribution nelle sale italiane, che ne curerà anche le vendite internazionali.
Come già annunciato in precedenza, nel corso della prossima edizione la Festa del Cinema ospiterà alcuni film della Selezione Ufficiale 2020 del Festival di Cannes. (Uniti nell’iniziativa per combattere il Covid-19 anche il Festival di Venezia). I titoli francesi saranno presentati dal Delegato Generale Thierry Frémaux.
“Siamo entusiasti di poter organizzare un evento dedicato al Festival di Cannes durante la Festa del Cinema di Roma e onorati di far parte del tour di Cannes che include molti prestigiosi festival – ha dichiarato Antonio Monda – Per noi è un grande onore poter collaborare con il più importante festival cinematografico del mondo e avere Thierry Frémaux a Roma per presentare film della Selezione Ufficiale 2020”.
“In quest’anno così particolare è più importante che mai sostenere i film e le sale cinematografiche così come essere vicini agli artisti e agli spettatori – ha detto Thierry Frémaux – Quest’anno il Festival di Cannes non si è svolto ma è onorato di presentare i film della Selezione Ufficiale 2020 nei festival in cui vengono invitati. E a Roma, con la sua Festa, la sua storia e il suo spirito, il cinema è più vivo che mai!”.
Protagonista di una retrospettiva è Satyajit Ray, considerato uno dei più maggiori cineasti della storia della settima arte, curata da Mario Sesti. Produttore, regista, sceneggiatore e compositore dei temi per i suoi film, Satyajit Ray esplora nella sua opera i generi più diversi con stili e linguaggi sempre nuovi: forti le influenze della letteratura e della tradizione indiana, i richiami al neorealismo italiano e l’attenzione al contesto internazionale che lo porterà ad affrontare anche i conflitti ideologici con la cultura occidentale.
La quindicesima edizione, inoltre, presenterà al pubblico due pietre miliari del cinema italiano: In nome della legge di Pietro Germi, nella versione restaurata e Padre padrone di Paolo e Vittorio Taviani.
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