Nelson Mandela, 18 luglio 1918: nasce la personalità divenuta simbolo della lotta all’apartheid. Ricordando uno degli esponenti che più lottarono per la libertà e uguaglianza ed i fatti del giorno.

Nelson Mandela, dall’apartheid alla democrazia: integrazione e riconciliazione

Nato il 18 luglio 1918 a Mvezo in Sudafrica, soprannominato Madiba, appellativo derivante dal suo clan di appartenenza, studia legge e, fin da subito, si schiera contro il regime razzista vigente in quegli anni: Mandela è l’uomo simbolo della lotta all’apartheid, il regime segregazionista razzista imposto dalla minoranza bianca boera alla maggioranza nera. Dopo aver trascorso quasi 27 anni in carcere, Mandela a 76 anni si fa carico delle sorti del Sudafrica.

Il 10 maggio 1994 è eletto presidente del Sudafrica, rimanendo in carica fino al 1999. Una volta eletto, chiama alla vice-presidenza l’esponente del partito dei bianchi, National Party. Frederick de Klerk aveva condiviso con il leader Mandela la fine dell’apartheid. Un atto importante che veicolava un messaggio forte ma di pace: il Sudafrica era la nazione di tutti gli uomini, bianchi, di colore, una nazione di pace. Il suo partito, l’African National Congress, rimase da allora al governo del paese. Alla fine del suo mandato presidenziale, ritiratosi dalla vita politica, si è mobilitato nel suo impegno a sostegno dei diritti sociali, civili ed umani. I suoi auspici ponevano il fulcro su due componenti: integrazione e pace.

Nelson Mandela – Le mie fiabe africane, colori e atmosfere di un’Africa antica

Mandela faceva proprio un concetto base della filosofia proveniente dall’Africa sub-Sahariana: la terminologia ubuntu, infatti, indica concettualmente uno stile di vita che affonda le sue radici sul rispetto reciproco e sulla compassione verso l’altro: ”Umuntu ngumuntu ngabantu”, testualmente ”io sono ciò che sono in virtù di ciò che tutti siamo”. Fu uno dei principi fondamentali della nuova repubblica del Sud Africa, connesso a quel processo di rinascita che vide il continente africano sul piano politico: tale concezione sottolinea non solo la benevolenza verso il prossimo, ma l’unità del prendere decisioni per il bene della collettività. La notorietà del vocabolo, la sua semantica, e l’ideologia che ne consegue, vedrà la sua gloria proprio nei discorsi tenuti dallo stesso Mandela.

Nelson Mandela, oltre che uno dei più grandi uomini della storia dei diritti civili, fu anche uno scrittore molto apprezzato: fra le sue produzioni si riscontrano, oltre che libri di natura politica come la sua Lungo cammino verso la libertà. Autobiografia. in cui illustra un valore inestimabile quale la dignità dell’essere umano, o il testo La violenza e la legge in cui descrive il suo percorso politico attraverso il partito African National Congress, le strategie adottate e le varie lotte intraprese, si ha anche una produzione che va ad esaltare e rendere vivide quelle immagini di un’Africa antica, fatta di colori, suoni e cultura: Le mie fiabe africane è un testo colmo di storia e tradizioni.

Nelson Mandela - un frame del video Documentario a Copacabana
Nelson Mandela – un frame del video Documentario a Copacabana

Nelson Mandela e l’auspicio di far conoscere la cultura africana

Nelson Mandela narra al lettore ogni peculiarità delle atmosfere africane; un universo popolato da uomini e animali che coesistono in un cosmo dove c’è spazio per tutti. Il lettore è investito da sensazioni tangibili e vivide nello scorrere delle pagine: le descrizioni dell’essenza africana fatta di calura ed aridità si contrappongono ai colori sgargianti, quasi caleidoscopici, propri delle tradizioni dei popoli; alla brillantezza del sole, alla foschia delle sere indaco. Le radici di un’Africa autentica, sconosciuta, per lo più.

Mandela definì ”Le mie storie più care” la raccolta delle trenta fiabe sulle tradizioni africane: storie antiche, tramandate oralmente da retaggio a retaggio, con una pedagogia universale capace di descrivere uomini e animali, questi ultimi nel loro lato più umano. I protagonisti dell’antologia di fiabe sono gli animali tipici del continente: leoni, serpenti, elefanti, ma anche lepri e iene. Ogni fiaba racchiude un insegnamento: le narrazioni, per lo più, variano dal racconto che vira dall’origine della vita, alla natura, agli animali e ai loro comportamenti, interrogandosi sul perché delle cose. Lo scopo di Nelson Mandela era far conoscere, quanto possibile, la cultura africana, le tradizioni e il suo paese.

Eventi storici del giorno

18 luglio 64 d.C. un devastante incendio distruggeva buona parte di Roma: le colpe furono attribuite all’Imperatore Nerone. Il 18 luglio 1870, il Papa proclama il dogma dell’infallibilità pontificia. Tale assunto dà al pontefice il potere di proclamare dogmi ex cathedra unilateralmente, senza radunare un concilio. Ancora oggi rimane tra le dottrine più controverse del mondo cattolico. Mentre, il 18 luglio 1898, Marie e Pierre Curie pubblicano la scoperta dell’elemento radioattivo del Polonio. Infine, il 18 luglio 1925, Adolf Hitler pubblica il suo manifesto personale: il Mein Kampf.