L’ATP ha fatto sapere oggi che le entry list – che di solito vengono pubblicate con sei settimane di anticipo rispetto dell’inizio dei tornei – verranno diffuse per quest’anno quattro settimane prima della partenza di ogni competizione. E al via del Citi Open di Washington – primo torneo ATP nel calendario post-sospensione – mancano poco meno di quattro settimane. Alcune voci però vedrebbero il torneo della capitale statunitense a forte rischio cancellazione.
I dubbi sull’ATP 500 di Washington
Anche dopo la calendarizzazione degli eventi dopo la sospensione dovuta al Covid-19 la parola che fa eco nell’universo ATP è “incertezza“. In particolar modo questo riguarda il tour americano. Dopo i dubbi che sempre più atleti stanno avendo circa la loro partecipazione ai prossimi US Open, adesso i problemi legati a frontiere europee chiuse e periodi di quarantena da rispettare rischiano di far saltare il Citi Open (che dovrebbe tenersi dal 14 al 21 agosto).
Le porte dell’Europa, infatti, resteranno chiuse per chi proviene dagli States fino al 31 luglio, due settimane prima dell’inizio della competizione. Condizione non ottimale tanto per i giocatori quanto per gli organizzatori, che rischiano di far fronte a forfait dell’ultimo minuto e relative problematiche. Ancora niente di ufficiale, ma alcune fonti anonime avrebbero fatto trasparire la possibilità che l’organizzazione decida di cancellare il 500 della capitale.
Intanto un dispaccio ufficioso della entry list del torneo – in cui figurano tre Top 10: Medvedev, Tsitsipas e Goffin – è stato pubblicato una settimana fa, e il fatto che ancora non sia uscita quella ufficiale non fa altro che addensare delle nuvole di ulteriore scetticismo sulla vicenda. A far tornare il sereno nel cielo statunitense potrebbe però arrivare qualcosa questo weekend, quando praticamente mancherebbero tre settimane al via del torneo. Settimana prossima probabilmente si avrà un quadro molto più chiaro.