Pink Floyd Legend alla Cavea Auditorium PdM - Ph © Emanuela Vertolli
Pink Floyd Legend alla Cavea Auditorium PdM – Ph © Emanuela Vertolli

Premessa: chi vi scrive ha sognato sul web con i video degli epici concerti dei Pink Floyd sul finire degli anni’80 come lo scenografico live sulla laguna di Venezia, di poter assistere e ascoltare dal vivo brani che hanno segnato la sua infanzia. Il momento arriva post lockdown quindi assume una certa sacralità questo ritorno nella Cavea, location estiva di riferimento di questa strana stagione live con i Pink Floyd Legend

La band ripercorre 50 anni di musica floydiana che celebra il cinquantesimo anniversario dalla pubblicazione di Atom Heart Mother (1970). Nati nel 2005, i Pink Floyd Legend guidati da Fabio Castaldi (voce e basso), sono riconosciuti come il gruppo italiano capace di rendere, in ogni loro spettacolo, il miglior tributo alla musica dei Pink Floyd.

Pink Floyd Legend alla Cavea Auditorium PdM - Ph © Emanuela Vertolli
Pink Floyd Legend alla Cavea Auditorium PdM – Ph © Emanuela Vertolli

Pink Floyd Legend : il concerto alla Cavea 

Già dalle prime note dell’introduzione variopinta, gli spettatori (a debita distanza) entrano nel mood della serata. Colori e il sound si mescolano in un perfetto connubio supportato dalle voce di Alessandro Errichetti

Il live entra nel vivo quando sul led si moltiplicano gli orologi: é il momento di Time e del trittico che segna il cuore di The Dark Side Of The Moon, seguito da The great gig in the Sky, dove il focus si sposta sulla tre coriste che tracciano sull’onda della vocalist originale un segno importante sulla scena in uno dei momenti chiave del live. The final cut tiene alta la scia dei brani precedenti cantata da Castaldi tocca i cuori di tutti in un’intensa interpretazione.

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Il live alterna grandi classici e gioielli nascosti

La precisione e la cura dei piccoli particolari fa la differenza in brani come Shine On You Crazy Diamond sull’intro di chitarra eseguita magistralmente da Alessandro Errichetti. Un passo in avanti nel tempo con Hey You tratta dal masterpiece The Wall, e Another Brick In The Wall e Wish You Were Here che infiammano il pubblico. Two Suns To the Sunset ultimo brano con Waters, che racconta la storia dell’Olocausto, è un gioiello nascosto nella discografia dei Pink Floyd ci catapulta su atmosfere suggestive accompagnate da un gioco di luci (meraviglioso il lavoro del light designer) calde che irradiano la Cavea.

Il viaggio prosegue con sound martellante del basso marchio di fabbrica di Waters che contraddistingue Pigs, tratta da Animals album del 1977. Svetta sul palco anche la copia del maiale usato nella cover dell’album. Spazio anche per l’ultimo album di Gilmour e soci nel quale figura Louder than words del 2014 unico brano non strumentale tra le perle della serata. Momento di grande spettacolo per la conosciutissima Confortambly Numb trascinata dagli assoli in coda di Errichetti e Castaldi.

Pink Floyd Legend alla Cavea Auditorium PdM - Ph © Emanuela Vertolli
Pink Floyd Legend alla Cavea Auditorium PdM – Ph © Emanuela Vertolli

PFL a Roma

Il gran finale è per Run like Hell che scatena i presenti sin dall’intro. Il pubblico della Cavea accompagnano i pfl scandendo il ritmo con il battito di mani e segna un cambio registro dalla psichedelia al rock. I Pink Floyd Legend sono riusciti nella loro missione, fermando il tempo rimanendo fedeli alla band originale. É un invito ad andare a un loro concerto per riviverli, e farsi attraversare dal “ fluido rosa”  un tesoro inestimabile che possiamo prendere dal cassetto in qualsiasi momento.

I Pink Floyd Legend sono: Fabio Castaldi (basso, voce, gong) Alessandro Errichetti (chitarra, voce), Simone Temporali (tastiere, voce), Emanuele Esposito (batteria)
Paolo Angioi (chitarra acustica, elettrica e 12 corde, basso, voce)
AnderTool (video&audio effects, keytar, acoustic guitar), Maurizio Leoni (sax)
​Nicoletta Nardi, Sonia Russino​, Giorgia Zaccagni (cori)

Live report: Nicky Abrami

Immagini di © Emanuela Vertolli

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