Si è da poco conclusa Gara 1 del GP del Belgio valida per il campionato di F2 2020. La vittoria è andata a Yuki Tsunoda dopo una dura lotta con Nikita Mazepin, reo però di aver chiuso troppo sul giapponese negli ultimi giri. La conseguente penalità quindi ha consegnato la vittoria nelle mani del pilota nipponico. In P3 prende posto Mick Schumacher.
Gara 1 GP Belgio F2 2020 – Partenza e prima parte di gara
A partire dalla pole position è Yuki Tsunoda, affiancato da Nikita Mazepin. In P3 invece prende posto Nobuharu Matsushita. Dopo lo spegnimento dei semafori sono tutti piuttosto corretti, ma già in Curva 1 Matsushita riesce a prendersi la seconda posizione. Tsunoda intanto approfitta della situazione per salutare gli inseguitori. Nel mentre Shwartzman perde 3 posizioni e si trova al settimo posto, però alla Bus Stop riesce a sorpassare Zhou. Al giro 3 Mazepin ritorna minaccioso per la P2, che strappa ai danni di Matsushita. Il giapponese sembra in difficoltà e perde la posizione anche su Schumacher e Deletraz. La situazione peggiora presto, visto che il pilota MP Motorsport si allarga troppo a Blanchimont, colpendo la vettura del compagno di squadra Drugovich e finendo cosi a muro. La direzione di gara decide di neutralizzare la corsa con una Virtual Safety Car.
Risolto il problema, si può ripartire. Ghiotto si ferma ai box prima degli altri, quando poco più avanti, sul rettilineo del Kemmel, Zhou frega il quinto posto a Shwartzman e poi il quarto a Deletraz. Passato un quarto di gara, la Top 10 è così composta: Tsunoda, Mazepin, Schumacher, Zhou, Deletraz, Shwartzman, Piquet, Ilott, Ticktum e Nissany. Al Giro 9 avviene il sorpasso di Ticktum su Ilott: l’inglese della Uni-Virtuosi non sembra molto in forma. Mentre la corsa prosegue, Schumacher si ferma per il cambio gomme, ma il pit stop non va molto bene per il tedesco. Il team Prema va in difficoltà anche con Shwartzman, ma la scuderia italiana non è l’unica ad incappare in problemi. Anche Tsunoda su Carlin si blocca per qualche istante nella relativa piazzola di sosta.
Seconda metà di gara e finale
Siamo al giro di boa della gara e in prima posizione virtuale abbiamo Guanyu Zhou, seguito da Piquet e Ticktum: i tre però devono ancora effettuare il cambio gomme obbligatorio. Il Giro 14 mostra dunque una situazione di attesa. Zhou continua a restare fuori con l’obiettivo di sfruttare appieno il potenziale delle mescole morbide. Il muretto lo chiama quando ci troviamo al Giro 16 della corsa. Il cinese è lontano 16 secondi dal primo posto, però le cose si complicano perché viene passato da Ghiotto, Piquet e Ticktum ritrovandosi in P9. Due giri dopo sarà una P10, visto che pure Ilott decide di mettersi davanti al compagno di team.
La lotta però si accende anche nella testa della corsa: Tsunoda infatti si fa minaccioso su Mazepin. Il giapponese è in zona DRS rispetto al russo. Mancano 5 giri al termine della Feature Race e finalmente la monoposto di Zhou inizia a sfruttare le gomme morbide. Il giovane talento cinese supera 3 avversari portandosi in P7. Davanti intanto Mazepin riesce a resistere agli attacchi di Tsunoda, quando siamo a 3 giri dalla fine della gara. Sul russo pesa però un’investigazione post gara per unsafe release. A parte questo il pilota della Hitech GP si difende con le unghie e con i denti.
Resta un solo giro da compiere. Tsunoda nel Kemmel riesce quasi a passare in prima posizione, ma nei settori successivi Mazepin si allontana. Tuttavia la fortuna va incontro a Tsunoda, dato che Mazepin prende 5 secondi di penalità per aver chiuso il giapponese durante la lotta con il vincitore. Chiude il podio Mick Schumacher.
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