Scuola e Coronavirus, il Pd attacca la ministra Azzolina per “Contributo insufficiente”

Scuola- Fonte: Pixabay

Insorgono critiche verso la ministra dell’Istruzione Azzolina all’interno della stessa maggioranza, in merito ai suoi interventi sulla scuola. E’ il capogruppo del Pd al Senato Andrea Marcucci ad attaccarla, per aver dato un Contributo insufficiente alla riapertura delle scuole. Non tutte le regioni inoltre sono concorde sulla data di inizio delle lezioni: 5 governatori potrebbero rinviare l’avvio dell’anno scolastico dopo il referendum del 20 e 21 settembre.

Lo scontro tra Pd e Azzolina

Non appena il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri ha firmato il decreto per l’assunzione a tempo indeterminato di 84.808 docenti, una nuova polemica si è scatenata contro la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina. Questa volta gli attacchi non provengono dall’opposizione, ma dal Partito Democratico. Il capogruppo al Senato Andrea Marcucci accusa infatti la ministra di aver dato un “Contributo insufficiente” alla ripartenza scolastica. A replicare sono i senatori del M5S: “Chi tocca Azzolina attacca il governo“. Il vicesegretario del Pd Andrea Orlando, per calmare le acque, ha invitato tutti i livelli istituzionali alla “Massima collaborazione per garantire la riapertura“. La difesa della Azzolina è arrivata al Tg3: “La riapertura della scuola è una partita che riguarda tutto il governo, ciascuno con le proprie responsabilità. Quanto a Salvini, la scuola dovrebbe stare fuori dalla campagna elettorale e dovrebbe coinvolgere tutti, ne va del futuro del Paese“.

La consegna dei nuovi banchi, partendo dalle zone più colpite dal Coronavirus

I camion militari hanno provveduto nelle scorse ore alla consegna dei nuovi banchi a Nembro, uno dei comuni più colpiti dall’epidemia del Covid la scorsa primavera. Sotto indicazione del commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, i primi 799 banchi sono stati portati ad Alzano, Codogno e Nembro. In quest’ultimo comune sono intervenuti i militari per impossibilità dei tir delle ditte costruttrici di proseguire per le vie strette del paese, che portavano verso l’istituto alberghiero. Durante il convoglio, che ha ricordato quelli che trasportavano bare qualche mese fa, la preside Louise Valerie Sage si è commossa: “Qui non ci siamo praticamente mai fermati, dove tanti alunni hanno pianto i loro cari ora non vediamo l’ora di ripartire“. Altre consegne partiranno lunedì, anche se molti banchi saranno pronti nelle classi a scuole già aperte. Decine di migliaia ne saranno distribuiti a Bolzano, Bergamo, Brescia, Treviso e Padova.

Alcune regioni vogliono rimandare l’inizio dell’anno scolastico

In alcune regioni si sta pensando di rimandare l’inizio delle lezioni. Sarebbe infatti per i governatori più semplice e meno costoso attendere il referendum del 20 e 21 settembre, per evitare di interrompere le lezioni già dopo pochi giorni dalla riapertura. Hanno già deciso di ritardare Puglia e Calabria e Sardegna, ma sono dello stesso pensiero anche il governatore dell’Abruzzo Marco Marsilio e quello della Campania Vincenzo De Luca

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