In casa Empoli, in pochi avrebbero pensato di tornare dalla trasferta contro la corazzata Juventus con una sensazione predominante di rammarico. A pochissimi minuti dal termine della partita il tabellino diceva infatti 3-3, con una Juve messa alle corde da una squadra ricca di giovani di talento guidata perfettamente dal tecnico Spugna, ex principale della giornata. Soltanto un rigore negli ultimissimi minuti ha impedito alle toscane di portare a casa un grandissimo risultato, ma il rammarico lascia allo stesso tempo spazio a grandissima fiducia in vista dei prossimi impegni. La strada intrapresa è quella giusta.
Una filosofia di gioco coraggiosa
L’obiettivo principale della società e del nuovo allenatore era chiaramente quello di dare un’impronta offensiva alla squadra, con la voglia di imporre il proprio gioco su ogni campo e contro ogni avversario. Una filosofia di gioco coraggiosa, non da squadra con l’ansia di salvarsi che punta prima di tutto al “primo, non prenderle”, e per questo anche pericolosa, perché potrà portare a volte anche a perdere qualche punto per strada, ma che se inculcata nel giusto modo alle giocatrici può portare a togliersi tante soddisfazioni.
Non si possono ovviamente dare giudizi dopo due sole giornate, ma quello che si è visto in questi primi 180 minuti è un primo indizio della bontà del progetto della società, che ha trovato nel tecnico Spugna l’uomo ideale per tradurre concretamente sul campo questa ideologia, che punta a valorizzare e mettere al centro del progetto i tanti giovani talenti della rosa.
I primi due impegni dell’Empoli
Il 10-0 contro la San Marino, pur sottolineando la non grande forza dell’avversario, aveva già lasciato intravedere le qualità di questa squadra: grandi trame offensive e un gioco votato costantemente all’attacco. Paradossalmente, però, a dare fiducia all’ambiente, più di questo 10-0, è proprio la partita dalla quale alla fine la compagine toscana esce con zero punti. In molti pensavano ad un Empoli forse un po’ scarico mentalmente dopo la scorpacciata di reti della settimana prima e con poco da chiedere alla proibitiva trasferta di Torino dopo i 3 punti della prima giornata, e invece proprio in questo si è visto per ora il grande salto di qualità della squadra, che ha dimostrato una grandissima personalità sul campo di un avversario ovviamente nettamente superiore, non rinunciando mai alla propria filosofia di gioco.
La corazzata bianconera, complice anche uno stato di forma non ancora ottimale, come visto anche nella prima giornata in casa del Verona, ha trovato più difficoltà del previsto contro una squadra già in grande condizione, e solo un rigore al minuto 93 trasformato da Girelli ha permesso alle bianconere di restare a punteggio pieno. Questo servirà a ricordare, se ce ne fosse bisogno, che la Juve non è la San Marino, e contro squadre di alto livello e dalla grande esperienza il rischio di essere puniti sarà sempre alto, ma col prosieguo del campionato e con meccanismi maggiormente oliati sarà possibile migliorare anche da quel punto di vista.
Ciò che balza all’occhio riguardo ai primi due impegni dell’Empoli è che al confronto contro quella che è sicuramente la squadra più debole del campionato ha fatto seguito quello contro la squadra probabilmente più forte. In questo senso saranno fondamentali, per poter capire veramente a cosa può puntare la squadra, le partite contro squadre di pari livello o comunque di metà classifica. Nella prossima giornata, intanto, ci sarà un altro test impegnativo, quello contro la Roma. Gli esami non finiscono mai.
Elisa Polli e la giostra del gol
Oltre al solito contributo di elementi importantissimi della vecchia guardia come Prugna e Acuti, in queste prime due partite spiccano le prestazioni delle nuove arrivate, che si sono calate subito perfettamente nella nuova realtà. L’esempio principale è quello di Elisa Polli, arrivata quest’estate dal Tavagnacco e già autrice di ben 4 reti, la tripletta alla prima giornata e la rete del momentaneo 2-1 in casa della Juventus. Dopo anni tra alti e bassi nella società friulana, con la retrocessione della scorsa stagione, l’attaccante classe 2000 potrebbe aver trovato l’ambiente ideale per il definitivo salto di qualità.
Un’altra nuova arrivata di questa estate su cui sono puntati gli occhi di tutti è Benedetta Glionna. La giovane attaccante classe 99, nella scorsa stagione al Verona, non è riuscita a lasciare il segno contro la Juve, squadra detentrice del suo cartellino, ma si è comunque messa in mostra nell’esordio contro San Marino con una doppietta, mentre un’altra piacevole sorpresa in attacco è quella di un altro nuovo acquisto, la classe 96 Silvia Leonessi, anche lei in rete due volte nella prima giornata. Inutile dire che il merito dell’ottimo rendimento degli attaccanti è da attribuire anche e soprattutto al grande gioco offensivo portato avanti da Spugna. La giostra del gol in casa Empoli è appena partita.