Nella notte tra martedì e mercoledì inizieranno le Eastern Conference Finals. Boston e Miami sono state due tra le grandi sorprese di questa stagione, riusciranno a stupire ancora?
I Celtics a caccia di una finale che manca da 10 anni
Boston, dopo aver sconfitto i Raptors in 7 partite, si prepara ad affrontare Miami da favorita. Tatum e compagni sono cresciuti esponenzialmente rispetto alla passata stagione e l’arrivo nel Massachiussets di Kemba al posto di Kyrie ha portato una ventata di novità e leadership. Infatti l’ex-Hornets è stato in grado di portare alla corte di Stevens tutto quello che Irving non è stato in grado di fare nelle scorse due stagioni. Walker è in grado di fare un passo indietro per lasciare che i giovani talenti esprimano tutto il loro potenziale, e allo stesso tempo prendere per mano la squadra nei momenti di difficoltà. Il risultato del secondo turno può essere bugiardo perché Boston era a 5 decimi e una tripla folle di Anunoby dall’essere sopra 3-0. L’aver allungato la serie influirà sicuramente contro una Miami più riposata.
Miami, se stai sognando, non svegliarti
A inizio stagione nonostante l’arrivo di Butler molti consideravano Miami una squadra che avrebbe rischiato di non fare i playoff nella desertica eastern conference. Un anno dopo gli Heat si giocano l’accesso alle Finals quasi alla pari con i Celtics dopo il cappotto ai Pacers, e il 4-1 alla miglior squadra della Regular Season, i Milwaukee Bucks. Il merito come sempre a South Beach è da attribuire a una delle migliori franchigie della lega, a partire dai proprietari, passando per il front office fino al coaching staff. Sarebbe però sbagliato non dare merito anche a Butler e compagni, con il primo in grado di far salire i livello ogni compagno di squadra. Miami, proprio come Boston, è una squadra giovane, allenata da uno dei migliori coach della lega, solida in difesa e ben organizzata in attacco. L’ultima volta che le due squadre si sono incontrate nella finale di conference era il 2012 e hanno dato vita una serie indimenticabile. Speriamo che anche a questo giro non siano da meno.
Lorenzo Mundi
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