Questa settimana, per la rubrica a passi di danza, parleremo della danza, nel suo significato più puro ed in tutte le sue molteplici forme. A partire dal classico accademico, la danza si è sviluppata nel tempo assumendo significati e sfumature diverse.
La danza nel tempo
Ogni uomo deve danzare per tutta la vita, non essere ballerino, ma danzare.
La storia, la filosofia e la letteratura ci insegnano che la danza nasce con l’uomo, come se fosse un bisogno innato. Fin dall’età della pietra, gli uomini primitivi danzavano, ovviamente in modo diverso da come lo intendiamo noi oggi. Spesso i riti dedicati ai fenomeni naturali, partivano da danze confuse e disordinate. Successivamente, con lo sviluppo stesso delle società, anche la danza ha subito numerosi cambiamenti: nell’antica Grecia, i cittadini danzavano per gli Dei, mentre a Roma per gli imperatori, che amavano veder danzare belle donne o gli schiavi per accompagnare i loro banchetti, con il suono della lira.
Dal Medioevo in poi, con la nascita delle corti, fino all’800, il ballo era una prerogativa dei giullari di corte, uomini buffi che, come in epoca romana, allietavano i banchetti dei nobili. Nel Rinascimento, venivano spesso organizzati dalle famiglie dell’alta società balli dove le giovani incontravano i propri promessi sposi. Se pensiamo a Shakespeare, anche Romeo e Giulietta si sono incontrati ad un ballo in maschera. Una curiosità, che riguarda la fine del XVII sec. è la passione di Luigi XIV per il balletto: è stato addirittura inventore di un passo, nello specifico di un salto, chiamato entrechat royal. Durante l’ultimo Danza con me, show televisivo di Roberto Bolle andato in scena su Rai 1 lo scorso 1 Gennaio, il ballerino ha dedicato a Luigi XIV una sua performance.
La danza accademica, come la intendiamo noi oggi, si sviluppa principalmente nell’800, epoca del movimento romantico e dei grandi compositori musicali: da Chopin a Beethoven, da TChaikovski a Minkus. Durante quest’epoca di particolare fervore culturale, presero vita i primi balletti classici come Giselle, Il lago dei Cigni, La Bella Addormentata e lo Schiaccianoci. Maria Taglioni, italiana, fu la prima ballerina ad indossare tutù e scarpette da punta.
Nel ‘900, invece, la danza prende una piega diversa: con le grandi Martha Graham ed Isadora Duncan, nascono rispettivamente la danza contemporanea e la danza moderna, con l’intento di rompere totalmente gli schemi del balletto. In particolare in America, la danza moderna sfonda a Broadway sui grandi palcoscenici di New York, spesso come accompagnamento ai musical. In seguito, con la diffusione della musica jazz, il moderno si trasformerà in Modern Jazz, in accompagnamento alle nuove melodie. Il grande Bob Fosse rese nuovo e rivoluzionario questo stile. Oggi troviamo fortunatamente spazio per tutte le moltiplici forme di questa meravigliosa arte.
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