Il big-match del quarto turno di Serie C Palermo-Avellino ha certificato una verità che, piano piano, comincia a serpeggiare infida nelle vie del capoluogo siciliano: la terza categoria di calcio italiana, la più bassa del professionismo, non è di semplice lettura con la Serie D. Dopo la sconfitta ottenuta in casa contro i lupi irpini di Piero Braglia, i rosanero hanno aperto ufficialmente la prima, rapidissima, crisi stagionale. Roberto Boscaglia, tecnico di Gela arrivato con tanto entusiasmo, dovrà invertire immediatamente il trend negativo intrapreso dai suoi ragazzi per raddrizzare una stagione che, seppure appena iniziata, risulta regalare criticità sparse da correggere.
Palermo-Avellino: un ko che fa male
Fa male. Il Palermo stecca la gara casalinga del “Renzo Barbera” contro un Avellino certamente più in palla e calato nella complicatissima realtà calcistica chiamata Serie C. Sonny D’Angelo e Giuseppe Fella, grazie ad un goal per tempo, hanno consegnato la vittoria in mano a Piero Braglia che esce dalla sfida in terra siciliana rafforzato nelle convinzioni. Per quanto riguarda Roberto Boscaglia, invece, lo spettro della crisi sembra essere sempre più presente nella realtà rosanero. Sotto la lente d’ingrandimento c’è un calciomercato che, a detta di molti, non è stato sufficiente a colmare il gap tecnico con le altre compagini della terza serie. In effetti, l’avvio del Palermo è scioccante: 1 punto in tre partite, frutto di due sconfitte (Teramo e Avellino) e del pareggio rimediato contro la Ternana. Un trend molto negativo dal quale staccarsi il prima possibile. Dario Mirri, oggi presente in solitaria all’ex Favorita, ha assistito ad una prestazione incolore dei suoi ragazzi: è il momento, forse, di tornare sul campo delle trattative per regalare nuovi assi all’ex tecnico della Virtus Entella. Le altre, intanto, continuano a correre mentre i siciliani aspettano ancora di spiccare il volo…
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