Se molti conoscono Peter Pan, per aver letto il libro o visto uno dei numerosi film a lui dedicati, pochi sanno la vera storia di James Matthew Barrie, commediografo scozzese che nel 1903 scrisse e portò in scena le vicende di Peter, Wendy e dei Ragazzi Perduti che popolano l’Isola Che Non C’è, raccontate in “Neverland“.
Presentata fuori concorso alla 61ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, “Neverland – Un sogno per la vita“, Oscar per la miglior colonna sonora di Jan A.P. Kaczmarek, (candidato a diversi Oscar, tra cui miglior film, miglior sceneggiatura non originale e miglior attore con 5 candidature ai Golden Globes), è una pellicola del 2004, diretta da Marc Forster (“Quantum of Solace“, “World War Z“) e interpretata da Johnny Depp, Freddie Highmore, Kate Winslet e Dustin Hoffman che mescola realtà e finzione sovrapponendo ai gesti quotidiani, le incredibili visioni di James Matthew Barrie.
“Neverland, Un sogno per la Vita” – Trama
Il film è un viaggio nel sogno verso Neverland, ovvero «isola che non c’è»; in una Londra del 1904, la pellicola ricostruisce le vicende che portarono alla nascita della speciale amicizia tra Barrie e una famiglia sfortunata a cui lo scrittore diede gioia e un pizzico di follia, ricevendo in cambio quel calore che mancava alla sua vita, quella scintilla creativa che gli permise di scrivere Peter Pan, una delle favole più amate di tutti i tempi.
Il bambino che non voleva crescere, Capitan Uncino e i Pirati, Campanellino, Wendy e i Bimbi Perduti prendono vita, in brevi squarci, spiccando il volo dal palcoscenico di un piccolo teatro londinese fin dentro il nostro cuore.
Neverland: la genesi di “Peter Pan”
Se le avventure di Peter Pan ne “L’Isola Che Non C’è” vi hanno appassionato, questo è il film adatto a voi. Come ci mostra la pellicola di Forster, Peter Pan nasce come commedia teatrale in seguito adattata a romanzo; invece l’opera di J.M. Barrie nasce, in un momento e in un contesto non del tutto favorevole al commediografo. I suoi spettacoli precedenti, non ebbero il successo sperato e furono, al contrario, stroncati dalla critica, specialmente la sua prima commedia. È interessante notare come in un periodo lavorativo così buio, Barrie, abbia trovato l’occasione per il suo vero successo teatrale e, successivamente, letterario.
L’opera teatrale debuttò il 27 dicembre del 1904 con il titolo “Peter Pan, il ragazzo che non voleva crescere“, in cui alla prima teatrale, Barrie decise di riservare 25 posti del teatro a degli orfani. Nel film viene mostrato come la risata dei bambini riuscì ad influenzare il resto del pubblico borghese londinese che si lasciò trasportare dalle vicende di un ragazzino che spinge la gente a credere allo “straordinario”, stravolgendo ‘l’ordinario“.
Una storia per sognatori
“I bambini non dovrebbero mai dormire, si svegliano sempre più vecchi di un giorno”. Così Neverland si definisce un film per sognatori dove per godere a pieno del racconto di Forster, bisogna lasciarsi trasportare dalla storia.
“Neverland, Un Sogno per la Vita” ci fa comprendere alla fine che tutte le sfumature, le anomalie e le sottigliezze che ci sembrano solo un accessorio delle nostre giornate, colorate dall’illusione dei sogni, in realtà svolgono un nobile compito, ci salvano la vita. In fondo è semplice: basta seguire la seconda stella a destra e poi dritto fino al mattino.
Giuliana Aglio