Iniziare a parlare dei Dallas Cowboys è come camminare su di un terreno sdrucciolevole, sai che potresti scivolare da un momento all’altro se non fai attenzione. La sensazione, man mano che ci avviciniamo alla ottava settimana di NFL, è proprio questa. C’è tanto da dire, ma bisogna fare attenzione, la situazione non è delle migliori e anche internamente alla squadra si stanno inasprendo i toni.
Rispettare Dalton, quanto Prescott
Un tema attuale di questa settimana, è sicuramente quello che è successo al quaterback dei Dallas Cowboys, Andy Dalton. Colpito in modo antisportivo durante il match contro Washington da Jon Bostic, senza avere nessuno dei compagni dalla sua parte. Ebbene, è stato ripetuto da più persone e credo sia giusto farlo ancora. Il football è un gioco di squadra e non solo. Quando fai parte di un team, in questo sport, si instaura un legame quasi familiare e di frattelanza tra giocatori e staff, ed è una cosa bellissima, quando questo succede. Peccato non sia quello che abbiamo visto Domenica da parte di Dallas.
In molte altre occasioni, un compagno colpito in modo antisportivo o semplicemente che si è trovato nel bel mezzo di una accesa discussione, è stato spalleggiato dai compagni, in ogni forma possibile. Non è successo a difesa di Dalton Domenica, nessuno ha mosso un dito, nessuno si è scagliato contro Bostic, nessuno ha fatto qualcosa dimostrando fratellanza verso il quaterback. La cosa incredibile è che il fatto è stato sottolineato anche dallo stesso coach McCarthy. Qualcuno ha pure detto che quanto è successo Domenica, sia il punto più basso della storia dei Cowboys.
Cosa succede ai Dallas Cowboys?
Domanda spontanea vedendo il risultato di 2 – 5 in stagione, fino ad ora. In primis, manca leadership, come ha detto anche Jerry Jones a 105.3 The Fan in Dallas:
“Quando entro negli spogliatoi, i miei occhi vedono solo un grande vuoto per quanto riguarda la leadership tra i giocatori”
Inoltre ci sono alcuni giocatori che, vista la dipartita per l’intera stagione di Dak e le condizioni alquanto dubbie di Dalton, dovrebbero prendere in mano le redini della squadra ed aiutarla a tornare nei binari giusti. Stiamo parlando di due rinnovi di contratto profutamente pagati da Jones e su cui alleggiano dubbi non da poco. Ezekiel Elliot e Jaylon Smith sono attualmente sotto i riflettori, ognuno per un motivo diverso tra loro, ma che porta allo stesso risultato, ossia quello negativo nella NFC East.
Ezekiel Elliot, che vanta un contratto di 6 anni per un complessivo di 90 milioni (50 milioni garantiti) sembra aver perso grip nel mantenere la palla da football tra le sue mani. Quattro fumbles per lui in 5 settimane, due dei quali solo durante la partita contro i Cardinals. In sostanza ha lo stesso numero di fumbles dei primi 8 migliori corridori della NFL messi insieme (lui è il nono). Statistica alquanto singolare, ma che non fa certo bene alla sua figura, visto quanto è costato il suo rinnovo. Questi eventi purtroppo portano tanti a dubitare delle grandi stelle, sta a loro dimostrare a tutti del contrario.
Jaylon Smith è più ostico da notare, ma pare che qualche insider a Dallas abbia posto tutti in allarme sul fatto che spesso il Linebacker è nel cuore delle grandi giocate, ma contro la difesa dei Cowboys. Per lui 5 anni di contratto per un totale di 64 milioni (35,5 milioni garantiti). Contro i Whasington Football Team è sembrato più volte spaesato, incerto sul dove posizionarsi, quale giocatore seguire. In conclusione questo ha portato a dei grandi buchi in fase difensiva che hanno permesso agli avversari di andare in touchdown. Non benissimo per un giocatore di questo calibro.
McCarthy in sicurezza?
Coach McCarthy, dal canto suo, pare abbia la fiducia della famiglia Jones, almeno per quanto riguarda Jerry e figlio. Questa però non è certo una novità nella storia dei Cowboys, i loro fan infatti non scoderanno di certo i 10 anni di Jason Garrett. Ciononostante, c’è comunque una certa preoccupazione per la situazione della difesa, il Defensive coordinator Mike Nolan è sicuramente sotto un certo alone di attenzione da parte della società. Inoltre Dinucci ha sulle sue spalle una bella responsabilità, almeno fintanto che Dalton non venga reso nuovamente operativo dallo staff medico.
Citando Michael Irvin, caro Dallas guarda in alto, alzati e non arrenderti mai.
Foto in copertina: Tim Heitman-USA TODAY Sports
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