La app Immuni risulta lenta nel segnalare i casi di positività al Coronavirus. La schermata si blocca e non si riesce a trovare una soluzione al problema. L’esperienza raccontata da un giornalista al ‘Corriere della Sera’
Il problema dell’app Immuni
Secondo varie testimonianze l’app per il tracciamento dei contagi non invia più le notifiche che avvisavano gli utenti di essere stati a contatto con un positivo. Un giornalista ha raccontato la sua esperienza al ‘Corriere della Sera’. In poche parole, Immuni ha segnalato il contatto con un positivo 14 giorni dopo l’incontro. Pochi giorni dopo l’arrivo della notifica (esattamente il 27 ottobre), l’uomo ha iniziato ad avere alcuni sintomi come raffreddore e qualche linea di febbre. Il tampone ha dato esito positivo, ma Immuni non è stata in grado di registrare la positività nonostante vari tentativi risultati vani. Nella schermata Home non c’era un tasto per autodenunciarsi. I codici casuali da inserire non venivano caricati. Il giorno successivo è stato fatto un altro vano tentativo. La mattina del 31 ottobre arriva finalmente un sms da Ats l’Agenzia di Tutela della Salute che dichiara all’uomo di essere positivo grazie ad un tampone associato al suo numero di cellulare.
Dunque non è ancora del tutto chiaro il malfunzionamento di Immuni. L’unica certezza è che si sta facendo abbastanza confusione. L’app avvisa in ritardo gli utenti di aver avuto contatti con positivi, quindi il rischio di contagi aumenta, in quanto le ignare persone continuano a fare la vita di tutti i giorni senza osservare l’isolamento. Ovviamente non per colpa loro.
Andrea Caucci Molara
Metropolitan Magazine Attualità