Il terzo appuntamento della nostra rubrica ‘Black Urban’ è dedicato a Tupac, figura centrale nel West Coast hip hop. L’artista, noto anche come 2Pac e Makaveli (New York 1971- Las Vegas 1996), è stato un rapper, attore e attivista statunitense. Nonostante la sua brevissima carriera, interrotta dalla morte violenta a soli 25 anni, è considerato uno dei migliori e più influenti rapper di sempre.

Con oltre 75 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, Tupac è uno dei rapper di maggior successo commerciale. È considerato inoltre un simbolo di resistenza e attivismo contro le ingiustizie. Ripercorriamo insieme la carriera di Tupac – che conta 5 album in studio, 7 album postumi, raccolte e incursioni nel mondo del cinema – la sua vita, l’impegno sociale e il tragico epilogo.

Origini, infanzia e formazione di Tupac

Tupac nasce nel quartiere di Harlem, a New York, il 16 Giugno del 1971 con il nome di Lesane Parish Crooks. Nel 1972 è ribattezzato Tupac Amaru Shakur in onore di Túpac Amaru II, rivoluzionario del Perù del 1700, giustiziato per aver condotto con le popolazioni indigene una rivolta contro i colonizzatori spagnoli. Tupac è di origini afroamericane, da parte di madre. Quest’ultima, Afeni Shakur, sceglie di dare il nome di un rivoluzionario al figlio per ricordargli di essere parte di una cultura mondiale, e non solo di un quartiere. La donna è membro attivo delle Pantere Nere, storica organizzazione rivoluzionaria afroamericana degli anni ’60, guidata dagli ideali della sinistra rivoluzionaria. L’infanzia di Tupac è segnata dalla totale assenza del padre. A sostituire il genitore è il padrino, Mutulu Shakur, anche lui fervente attivista, ma solo fino al 1986, anno in cui l’uomo viene catturato.

Gran parte della formazione del ragazzo, ruota attorno alla filosofia della Black Liberation Army, organizzazione politica afroamericana fortemente orientata al nazionalismo nero e al marxismo. Tupac, la madre e i due fratellastri sono costretti a frequentare ricoveri per senzatetto, per la mancanza di una fissa dimora. Una condizione estremamente vulnerabile, anche per i continui attacchi di malviventi nei ghetti di Brooklyn. Nel 1986 la famiglia si trasferisce a Baltimora, nel Maryland. Terminata l’istruzione secondaria, Tupac prosegue gli studi alla Baltimore School for the Arts. È uno studente molto dotato, popolare e stimato da tutti per la sua simpatia. Appassionato lettore, a scuola Tupac si dedica anche al ballo e alla recitazione ed è proprio qui che inizia ad avvicinarsi al mondo della musica.

Digital Underground ft. 2Pac, Same Song, videoclip ufficiale del singolo di debutto di Tupac (1991)

I primi passi nel mondo dell’hip hop

Insieme all’amica Jada Pinkett (futura attrice e moglie di Will Smith), Tupac partecipa nel cortile della scuola a gare di beatbox e freestyle. Dimostra già grandi abilità nel costruire frasi elaborate. A 17 anni, Tupac si sposta di nuovo con la sua famiglia, stavolta a Marin City, in California. In questo periodo, la vita del ragazzo inizia ad essere plasmata negativamente dall’ambiente in cui vive. Nella cittadina di Mill Valley, vicino Marin City, Tupac entra in contatto con la criminalità organizzata. Poco prima del diploma, lascia la scuola, inizia a fare uso di stupefacenti e a spacciare. Nel 1989, il giovane fa amicizia con il popolare gruppo rap di Oakland Digital Underground, per i quali diventa roadie e ballerino di supporto.

La sua abilità nel rappare, intanto, è innegabile. Anche se il giudizio su di lui è condizionato dall’atteggiarsi a divo e dal temperamento irascibile, nel 1990 ottiene la prima audizione con Shock G, leader dei Digital Underground e produttore discografico. È quest’ultimo a scoprire il talento di Tupac e a volerlo come secondo rapper del suo gruppo. Il debutto arriva nel 1991, con la traccia Same Song, contenuta in This Is an EP Release, secondo album del gruppo di Oakland. Sempre nel 1991, l’artista pubblica, sotto l’etichetta Interscope Records, il suo primo disco da solista, intitolato 2Pacalypse Now. L’opera è oggetto di pesanti critiche per il contenuto, una spietata analisi su violenza di strada, razzismo, povertà e crimine. Addirittura l’allora vicepresidente degli Stati Uniti Dan Quayle, condanna pubblicamente il disco, sostenendo che inciti alle sommosse contro la polizia locale. Dal punto di vista musicale, invece, l’album riceve recensioni molto positive.

Tupac, videoclip ufficiale di Brenda’s Got a Baby (1991)

Brenda’s Got a Baby, il debutto cinematografico e i problemi con la legge

Col tempo, 2Pacalypse Now diventa simbolo di attivismo e lotta contro le ingiustizie ed è certificato disco d’oro negli Stati Uniti. L’esordiente e appena 21enne Tupac, ottiene il plauso del pubblico per le sue abilità liriche e i temi non scontati, spesso quasi inediti per il rap. È il caso di canzoni come Brenda’s Got a Baby, che tratta delle problematiche quotidiane delle ragazze madre nere. Il testo del brano, singolo estratto da 2Pacalypse Now, è crudo e malinconico tanto quanto il videoclip, girato in bianco e nero. Si ispira a un fatto di cronaca, che vede protagonista un’adolescente con una vita difficile, tra gravidanza indesiderata, prostituzione e droga. Nel brano, Tupac è accompagnato dal cantante R&B Dave Hollister e dalla voce femminile in sottofondo di Roniece Levias.

Nel 1991, Tupac debutta anche sul grande schermo. Compare nei panni di sé stesso, nel film Nient’altro che guai, diretto da Dan Aykroyd. Nel periodo tra il 1991-1996, l’artista girerà in tutto 7 pellicole. Tra le altre, Juice (1992), film drammatico diretto da Ernest Dickerson e acclamato dalla critica, e Bullett (1996) di Julien Temple, in cui è protagonista insieme a Mickey Rourke. Anche se all’apice del successo artistico, Tupac comincia ad avere una serie di problemi con la legge, che inquinano la sua immagine pubblica, e proseguiranno sino alla sua precoce scomparsa. Diversi scontri con la polizia e coinvolgimenti in risse, rendono la vita di Tupac sempre più tumultuosa. Intanto cresce anche la popolarità e nel 1993 esce il secondo album di inediti, Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z. Dal disco, suo primo platino, sono estratte le due hits Keep Ya Head Up and I Get Around.

2Pac, videoclip ufficiale di Keep Ya Head Up (1993)

Tupac, i Thug Life e l’accusa di violenza

Il secondo album di Tupac è un’opera più introspettiva. Allontanandosi dalle tematiche del disco precedente, l’autore si concentra maggiormente sulla propria visione del mondo, i rapporti con la religione e le interazioni sociali. Strictly 4 My N.I.G.G.A.Z. resta in classifica per ben 150 settimane di fila e ha maggiore risonanza mediatica e culturale del precedente lavoro. La critica loda in particolar modo il singolo Keep Ya Head Up, che invita le giovani donne a ribellarsi agli uomini che non le rispettano, restando a “testa alta”. Nel Novembre 2003, Tupac fonda il gruppo Thug Life (letteralmente, “vita da teppista”), coi suoi quattro amici Big Syke, Makadoshis, Rated R e Mopreme Shakur. Il primo disco del gruppo, Thug Life Volume I, esce nel 1994 e ha un impatto molto significativo nella musica nera degli anni ’90: contribuisce alla diffusione di un nuovo genere, chiamato gangsta rap.

Alle soddisfazioni professionali, si alternano sempre guai giudiziari. Nel Novembre del 1993, il rapper è accusato di violenza sessuale. Una sua ammiratrice lo denuncia per abuso sessuale in una camera d’albergo, dove sarebbe stata violentata anche da un gruppo di amici di Tupac. La versione dei fatti di quest’ultimo smentisce l’accaduto. Poco prima del verdetto finale riguardante l’accusa, nel Novembre del 1994, il rapper subisce nella notte un attacco presso i Quad Recording Studios, il suo studio musicale di Manhattan. Viene derubato e sopravvive a cinque colpi di pistola. Probabilmente, la donna che lo ha accusato di stupro è collegata all’aggressione. Nel Febbraio 2005, l’artista è condannato dalla Corte d’appello di New York a scontare 4 anni e mezzo di galera. Infine, è rilasciato su cauzione nell’Ottobre dello stesso anno.

Thug Life, videoclip ufficiale di Pour Out A Little Liquor (1994)

La consacrazione, il culmine del successo e la morte di Tupac

La vera consacrazione artistica di Tupac arriva nel 1995, con l’uscita del terzo album, Me Against the World. Nominato a due Grammy, viene registrato durante il ricovero del rapper dopo l’agguato subito ai Quad Recording Studios di Manhattan, mentre esce quando egli è ancora in carcere per violenza sessuale. Me Against the World balza al primo posto in classifica, superando artisti come Bruce Springsteen e Eagles. È considerato il miglior lavoro della carriera di Tupac. Nell’Aprile del 1995, Tupac si sposa con la sua storica fidanzata Keisha Morris. Inizia un periodo di pausa e riflessione, che gli permette di dedicarsi ad altri interessi, come la lettura. Effettua ricerche su noti autori del Rinascimento, in particolare su Niccolò Machiavelli, da cui trae il suo pseudonimo Makaveli. Scrive anche una sceneggiatura, dal titolo Live 2 Tell.

Il successo commerciale cresce ancora nel 1996 con All Eyez on Me, quarto disco di inediti e album più venduto dell’artista. L’opera è disco d’oro, di platino e di diamante ed è l’ultimo lavoro pubblicato mentre Shakur è ancora in vita. Include due delle più grandi hit di Tupac: Califoria Love, in collaborazione con Dr Dre, e How Do U Want It. Il culmine del successo e la vita di Tupac sono però interrotti il 13 Settembre del 1996. In questo giorno, infatti, il rapper, appena 25enne, muore dopo sei giorni d’agonia, in seguito a una sparatoria in un casinò di Las Vegas. Tupac si trovava al celebre hotel/casinò MGM Grand Las Vegas, per assistere insieme a un amico a un incontro di boxe tra Mike Tyson e Bruce Seldon. All’evento era presente anche Orlando Anderson, membro della gang rivale dei Crips di Compton. Tra quest’ultimo e Tupac si era così innescata una violenta rissa, il cui esito si è rivelato fatale per Shakur.

2Pac ft. Dr Dre, videoclip ufficiale di California Love (1995)

La carriera postuma e l’eredità di Tupac

Nonostante la tragedia, la discografia di Tupac ha continuato a crescere. L’inarrestabile produttività del rapper, ha svelato, dopo la sua morte, una ricchissima quantità di inediti, distribuiti in ben 7 album usciti postumi. Il primo tra questi è The Don Killuminati: The 7 Day Theory, uscito pochi mesi dopo la morte del cantante, il 5 Novembre del 1996, e unico prodotto sotto il nome Makaveli. The Don Killuminati si concentra soprattutto sulla rivalità hip hop tra East Coast e West Coast, di fatto alla base di una serie di accaduti che hanno portato all’uccisione di Tupac. L’aspra contrapposizione tra le due fazioni è espressa da diversi dissing verso esponenti di spicco della scena, quali Jay Z, The Notorious B.I.G e Dr Dre. La carriera postuma dell’artista include, tra gli altri, le pubblicazioni multi-platino R U Still Down?, Until the End of Time e il doppio disco Better Dayz.

Seguono numerosi premi, riconoscimenti, omaggi e raccolte di live. Nel 2003, esce il documentario biografico, Tupac: Resurrection, candidato all’Oscar. Gli incassi dell’opera, supervisionata dalla madre Afeni, sono destinati a un fondo di solidarietà creato dalla donna. Nel 1997, inoltre, la madre di Shakur aveva fondato la Shakur Family Foundation, la cui missione dichiarata era “fornire formazione e supporto agli studenti che aspirano a migliorare i loro talenti creativi”. Tra le tante dichiarazioni postume su Tupac, ciò che emerge è che la sua musica ha contribuito ad elevare il rap da una grezza moda di strada a una forma d’arte più complessa, gettando le basi per l’attuale hip hop globale. I suoi testi, affrontando le questioni sociali che affliggono i centri urbani, lo hanno reso un simbolo di attivismo e una delle figure più emblematiche nella lotto contro il razzismo. Tupac è diventato un esponente centrale nella West Coast hip hop, introducendo all’interno del genere le critiche sociali, in un periodo in cui il gangsta rap era dominante nel mainstream.

A cura di Valeria Salamone

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