Chicken Little è un Classico d’animazione Disney uscito nel 2005 e si tratta del primo film Disney realizzato completamente in compute grafica. Il film è uno dei Classici animati meno popolari (puoi recuperarlo su Disney Plus) che ha ricevuto un punteggio medio di 5 stelle su 10. Da Rotten Tomatoes: “Nella sua prima impresa in CGI non-Pixar, la Disney si sforza più nella presentazione tecnica che nella creazione di una trama originale.” Scopriamo ora i retroscena in merito alla trama e il cambio di direzione all’ultimo minuto grazie all’intervista del produttore con Collider.

Chicken Little qual era la trama originale?

“Ho due figlie, quindi ho iniziato immediatamente a pensare ad una storia padre e figlia. Quella iniziale era una bambina molto nervosa e ansiosa che tendeva ad avere attacchi di panico e a esagerare. Era stata una ghianda, ma nella sua testa si trattava del cielo che stava cadendo e dunque ha causato questa grande catastrofe in città.” Mark Dindal

Successivamente non sarebbe stata introdotta la trama con gli alieni, ma la piccola sarebbe andata ad un campo estivo per avere più confidenza e rendere fiero il padre.

Chicken Little in versione femminile
L’aspetto iniziale della protagonista – Photo credit; disney.fandom.com

“Quando è andata lì, le amichevole pecore consulenti sono state rapite dai lupi. Questi si erano travestiti da pecore e avevano l’idea di far rimpinzare i bambini per poi mangiarli in un gran banchetto. E alla fine lei salva la situazione.”Mark Dindal

A questa trama lo studio aveva lavorato per due anni e gli storyboard erano già pronti, quando Michael Eisner, CEO dell’azienda, aveva richiesto un protagonista maschile invece che femminile.

Chicken Little, perché cambiare il protagonista?

Negli ultimi anni siamo stati abituati a vedere eroine femminili, basta pensare al successo di Frozen, Rapunzel e Zootropolis. Pochi anni prima, invece, si pensava che un film con protagonista femminile avrebbe portato meno incassi. Non si tratta di una scelta fatta secondo il gusto del CEO o dettata da pregiudizi.

“Michael Eisner ha solo detto: ‘Non voglio che sia una femmina, voglio che sia un maschio. So che Mark ha due figlie e lui come regista sente di capire le bambine, lo so questo. So che chiedergli di usare un protagonista maschile è come domandargli di fare un film sui nativi americani’.” Mark Dindel

Chicken Little in una scena del film.
Photo credit: dal web

Il motivo di tale richiesta deriva delle ricerche di mercato condotte dallo Strategic Planning, cioè un reparto dell’azienda incaricato di condurre analisi per poter scegliere le soluzioni preferibili. Fino al 2005 questo reparto aveva un grande potere decisionale su tutti gli aspetti dell’azienda e quello di Chicken Little è un esempio. Dopo il 2005, con l’ingresso di Bob Iger come CEO, lo Strategic Planning è stato ridimensionato per lasciare una certa libertà creativa.

“Mi ricordo che mi è stato detto: ‘Le femmine andranno a vedere un film con un protagonista maschile, ma i maschi non andranno a vedere un film con protagonista femminile. Questo era quello che si sapeva al tempo, fino a che Frozen è uscito incassando 1 miliardo di dollari. Dopo che lo abbiamo trasformato in un maschio, Eisner sembrava molto più felice per la scelta e la direzione.”Mark Dindel

Seguici su:
Facebook
Instagram
InfoNerd