Dopo 717 anni l’Università la Sapienza ha eletto rettrice una donna, Antonella Polimeni, professoressa ordinaria di malattie odontostomatologiche.
Polimeni, orgoglio calabrese
In questo momento di forti critiche per la gestione della sanità nella regione Calabria, la figura di Antonella Polimeni è invece motivo di orgoglio.
Una carriera che parla da sola: prima preside donna della facoltà di Medicina dell’università Sapienza di Roma. Dal 2010 al 2014 è stata anche presidente del collegio dei professori universitari di discipline odontostomatologiche. Si aggiunge la direzione del dipartimento integrato testa collo del Policlinico Universitario Umberto I e la direzione del master di Gestione Integrata di salute e sicurezza nell’evoluzione del mondo del lavoro.
Antonella Polimeni ha inoltre più di 470 pubblicazioni scientifiche a suo nome, 100 proceeding congressuali e 6 manuali in curriculum.
Una nuova strada
Elena Bonetti (Italia Viva): “È la prima donna nella storia centenaria dell’ateneo. Un’altra prima donna capace e competente che apre una strada nuova per tutte le altre“.
Emanuela C. Del Re (Movimento 5 Stelle): “Si apre un nuovo importante capitolo per l’accademia. Ad maiora!“.
Paola De Micheli (Partito Democratico): “Una grande istituzione educativa e culturale con una donna alla guida è un altro passo verso la parità nei fatti“.
Programma elettorale
“Personalmente sono animata dal desiderio di apprendere più che di informare, dalla voglia di sperimentare accettando il rischio di sbagliare, con il desiderio di correggersi e, soprattutto, con la convinzione che le decisioni necessarie non possono avere futuro se non sono il frutto di un lavoro comune. Nel mio percorso accademico e professionale ho sempre privilegiato l’ascolto attivo, il dialogo con tutti/e, senza distinzioni: docenti, personale, studenti. Gli strumenti sono le deleghe basate sulla competenza e non sulla fascia di docenza di appartenenza, il lavoro di rete, l’impegno a ricercare le istanze di sintesi e di integrazione tra le diverse sensibilità. Sapienza crescerà ulteriormente se saprà percepire la ricchezza del suo pluralismo e, se posso dire, della sua biodiversità, grazie alla forza della sua unitarietà, del rispetto delle specificità e delle autonomie. Ed è per questo che, se lo vorrete, mi rendo disponibile a lavorare insieme a tutte e tutti voi nei prossimi sei anni, con fiducia nel cambiamento e nessun timore del futuro“.
Noi di Brave Girls non possiamo che augurare un buon lavoro alla neo eletta rettrice, con la speranza che il futuro ci riservi sei anni di grandi imprese.
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