Il produttore di Indiana Jones 5, Frank Marshall, ribadisce che il personaggio interpretato da Harrison Ford non sarà rimaneggiato nel sequel in arrivo.
Sappiamo che Ford ha interpretato per la prima volta il ruolo dell’iconico archeologo nel 1981, ne I predatori dell’arca perduta ed è riapparso come tale ne il regno del teschio di cristallo del 2008 e nonostante siano passati, ad oggi, praticamente 40 anni l’attore è stato nuovamente “reclutato” per il quinto film della saga in uscita nel 2022.
Era il “lontano” 2016 quando si iniziò a riflettere su Indiana Jones 5, tuttavia da quel momento il progetto ha riscontrato tutta una serie di problemi, subendo diverse riscritture e vedendo addirittura James Mangold (Logan, 2017) subentrare allo storico Steven Spielberg come regista.
Disney e Lucasfilm, come detto, hanno attualmente Indiana Jones 5 in programma per luglio 2022, ma per allora Harrison Ford avrà festeggiato il suo ottantesimo compleanno e ottant’anni non sono pochi per essere il protagonista di un film d’azione, nonostante l’attore se la sia cavata egregiamente in recenti come Il risveglio della Forza e Blade Runner 2049. La sua età avanzata ha portato alcuni a chiedersi se sia possibile che il team creativo stia cercando di coinvolgere qualcuno più giovane, ma la produzione continua a sostenere che è Ford il loro protgonista.
Che Mangold, tratti il personaggio “alla Logan”? Ossia mostrandolo come un eroe malconcio e stanco del mondo, scegliendo quindi una via più recitativa piuttosto che di azione? Quanto sarebbe apprezzato dai fan della saga che Indiana Jones 5 si rivelasse un toccante saluto all’eroe?
Dario Bettati
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