Avete mai pensato a quanto i colori facciano parte dei nostri ricordi? Spesso associamo una tonalità ad un attimo vissuto, magari quando eravamo piccoli: il colore del nostro giocattolo preferito o del nostro peluche. Anche crescendo il connubio non cambia. E così ad ogni colore associamo non solo un ricordo ma anche uno stato d’animo, come quando l’estate davanti al blu del mare o al verde della montagna, ci sentiamo rilassati ed appagati.

Questo misterioso fenomeno, l’aveva compreso già un secolo fa il pittore Vasilij Kandinskij. Il colore, nella sua vita, arriva con un ruolo fondamentale già da piccolo, in quel viaggio che fece con la mamma ed il papà a Venezia. Le luci e i colori delle notti in laguna, rimarranno per sempre impresse nella vita dell’artista. Nato in Russia, inizia gli studi di legge all’università e conseguirà la laurea in giurisprudenza. Ma il suo destino è già scritto e ha poco a che fare con il diritto. Sarà il maestro dei colori e con le sue opere farà vibrare l’anima degli spettatori.

Di colore sono fatti i primi ricordi del bambino (V.Kandinskij)

opera di kandinsky- photo credits: tuttarteonline.it
opera di Kandinskij- photo credits: tuttarteonline.it

I colori di Kandinskij come gli strumenti musicali

Arduo ed ambizioso come compito, che però Kandinskij non solo assolve, ma fa si che lo consacri nei secoli, come uno degli artisti più apprezzati di tutte le epoche, anche dalle giovani generazioni. Le sue tele non hanno forme concrete, ma solo linee che esprimono movimento; talvolta figure geometriche, come quella che preferiva in assoluto, il cerchio. E poi protagonisti dell’opera sono sempre loro: i colori. Liberi di espandersi in modo istintivo e senza restrizioni.

Kandinskij ad ogni colore associa un suono musicale: al giallo la tromba, al blu il flauto, al rosso la tuba, al verde il violino. Perché i colori con le loro tonalità chiaro\scuro, caldo\freddo, hanno lo stesso potere della musica: suscitare emozioni nell’animo umano. Per il pittore l’arte, come la musica, deve essere eterea e deve saper toccare le corde dell’anima, come se fosse un pianoforte. Così il suo intento è quello di stabilire un rapporto diretto con lo spettatore e scatenare in lui sensazioni forti e talvolta contrastanti

opera di Kandinsky- photo credits: studenti.com
opera di Kandinskij- photo credits: studenti.com

Lo sapevate che…

Le opere di Kandinskij hanno conquistato la gloria eterna dell’arte e ancora oggi vengono osannate da generazioni e generazioni. Ma lo sapevate che abbiamo rischiato di non godere di queste inestimabili bellezze pittoriche? Infatti sotto il regime di Hitler, il pittore fu costretto a lasciare la Germania, perché la sua arte venne considerata “arte degenerata“. Così tutte le sue opere furono svendute e bandite da mostre e musei.

Per fortuna le vicende storiche, che ben conosciamo, cambiarono e con grande privilegio ancora oggi riusciamo ad ammirare l’arte del maestro Kandinskij. Lasciamoci ispirare dal suo genio: prestiamo poca attenzione alle forme concrete, concentriamoci sulla sostanza, in questo caso dei veri protagonisti del quadro, i colori. Facciamoci travolgere dalle emozioni e sopratutto dagli stati d’animo e dai ricordi, che suscitano in noi.

a cura di Chiara Bonacquisti

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