Se nel mondo del tennis c’è una primogenitura per l’assegnazione del termine baby prodigio questa spetta certamente a Tracy Austin. Oggi l’ex tennista statunitense compie 58 anni. Nel 1979, ad appena sedici anni e nove mesi, vinse il suo primo Us Open divenendo così la giocatrice più giovane a riuscire nell’impresa. Pochi mesi dopo il, 7 aprile del 1980, fu capace di detronizzare Martina Navratilova dalla vetta della classifica Wta. Niente male per una diciassettenne.
Tracy Austin campionessa Us Open a 16 anni e 9 mesi
Questi trionfi, sottolineati da record, non sono stati neppure i primi di una carriera tanto folgorante quanto, purtroppo, breve. La giocatrice americana aveva già collezionato un primato non da poco. Nel 1977, infatti, ad appena quattordici anni e ventotto giorni, vinse il torneo di Portland. La più giovane vincitrice di una competizione professionistica si impose così all’attenzione degli addetti ai lavori ed inizò anche a frequentare i campi dei Major. Nella fattispecie quelli di Wimbledon e Flashing Meadows. Con gli Australian Open e Roland Garros, invece, Austin non ha mai avuto un rapporto particolare. Poche e deludenti partecipazioni
Ma proprio il torneo di casa è stato quello nel quale la baby prodigio si è saputa ritagliare un ruolo primario nella storia del tennis. Nel 1979, come detto, la sorprendente vittoria in finale contro Chris Evert che era pluridetentrice del titolo. Due anni dopo la stessa sorte toccò all’altro totem del tennis femminle dell’epoca, Martina Navratilova. Dopo una palpitante finale conclusa con due tie break, Tracy Austin potè alzare per la seconda volta il trofeo newyorkese. Quel grande successo fu, tuttavia, una sorta di canto del cigno. Dalla stagione succesiva, causa numerosi infortuni, fu costetta a saltare buona parte dei tornei. Alla fine del 1983 si ritirò dai campi di gioco ad appena ventuno anni
Il clamoroso ritorno in scena di Tracy Austin
Nel 1988, quando aveva ancora appena 26 anni provò a rientrare in attività. Giocò qualche torneo in doppio e un paio di tornei in singolare senza far parlare di se. Poi l’incidente automobilistico che la costrinse nuovamente ad appendere la racchetta al chiodo. La determinazione che la rese il fenomeno che è stato, però, era dura da pacificare e Tracy tenta ancora una volta il rientro nel 1993. Qualche mese alla ricerca di nuova gloria e poi il definitivo addio con 30 titoli Wta in carniere
Tracy Austin ha occupato la prima posizione della classifica Wta per complessive ventidue settimane. Le prime due sono quelle del record, dopo le quali Maritna Navratilova si riprenderà il mal tolto. Le altre venti arrivarono nel giugno dello stesso 1980 e terminarono nel novembre, stavolta a beneficio di Chris Evert. Anche gli Internazionali d’Italia sono stati terreno di conquista della nativa di Palos Verdes. A Roma l’americana vinse il titolo nel 1979 battendo in finale la tedesca Sylvia Hanika ma soprattutto ancora Chris Evert, che non perdeva sulla terra rossa da 125 match, in semifinale
Danilo Comparelli