Emerge oggi la notizia dell’operazione effettuata dal Nucleo Antisofisticazione e Sanità (N.A.S.), Organo istituito in seguito ad accordi tra il Ministero della Salute, il Ministero della Difesa e il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri (denominato, successivamente, Comando Carabinieri per la Tutela della Salute). I Carabinieri del NAS, impegnati nella predisposizione delle iniziative aventi come fine ultimo il contrasto di potenziali illeciti, nonché operanti attualmente nell’ambito dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus, hanno minuziosamente eseguito dei controlli mirati ad accertare la regolarità delle attività commerciali e distributive di tutti i dispositivi medici da utilizzare appunto in ambito sanitario. Il servizio è stato svolto, inoltre, per verificare i vari flussi commerciali di importazione e per intercettare, eventualmente, l’introduzione irregolare di materiale medico privo delle caratteristiche di sicurezza obbligatorie. Infatti, il Nucleo ha individuato l’irregolarità di 1 milione e 320 mila mascherine chirurgiche, oltre a quelle maggiormente protettive come le FFP2; tali dispositivi non erano in possesso delle caratteristiche dichiarate dai produttori/venditori e importate con modalità irregolari. Doveroso il sequestro della merce. Sono stati commercializzati anche igienizzanti (del valore di 750 mila euro) e, in un secondo momento, bloccati poiché privi dei requisiti necessari. Con l’immissione in commercio degli articoli in questione, le persone giustamente sanzionate amministrativamente, avrebbero ottenuto un profitto finanziario pari a 4,5 milioni di euro.
I Carabinieri del NAS di Cremona hanno proceduto preventivamente con il sequestro di 800 mila mascherine chirurgiche (attestato il valore di 3 milioni di euro); una azienda aveva importato la merce dalla Repubblica Popolare Cinese, con la dicitura “mascherine facciali generiche”, in seguito riconfezionate ed etichettate con su scritto “presidio medico chirurgico”.
Anche il Nucleo Milanese ha bloccato 1 milione e 500 mila bustine di gel igienizzante e 6.000 flaconi, in aggiunta alle 58 taniche di altro gel.
Infine, è stata eseguita con estremo successo anche l’operazione dei Carabinieri di Padova, di Bologna, di Livorno e di Firenze, bloccando la vendita di saturimetri in quanto privi della certificazione CE obbligatoria.
Enrica Valentini