Dal 24 dicembre scatta in Italia la zona rossa. Una deroga concessa è quella di andare da amici e parenti se si è in massimo in due persone oltre il nucleo familiare da cui ci sta recando. Ecco come compilare l’autocertificazione nel caso di questo tipo di spostamento a Natale e nei giorni di zona rossa. Verranno controllati gli spostamenti ma non le case.

Il Decreto di Natale e la deroga agli spostamenti e l’autocertificazione

Quello che sta arrivando sarà sicuramente un Natale sobrio. Lo si può evincere dal nuovo Decreto di Natale che ha dichiarato i giorni tra il 24 e il 27 zona rossa vietando qualsiasi spostamento dal proprio comune di residenza salvo che per motivi di necessità, salute e lavoro. Motivazioni per cui va presentata l’autocertificazione. Lo stesso regime è previsto dal 31 dicembre al primo gennaio e dal 5 al 6 gennaio. Ciò nonostante saranno previste, come annunciato dallo stesso premier Giuseppe Conte, una piccola deroga per i giorni della zona rossa.

Sarà possibile infatti raggiungere amici e parenti spostandosi in modo tale di essere in due persone oltre il nucleo familiare che vive nella casa dove si va. In queste due persone no sono conteggiati ragazzi sotto i 14 anni. Per spostarsi occorrerà l’autocertificazione dove si barrerà la casella che indica il motivo di necessità e si spiegherà il motivo dello spostamento. Non dovrà essere indicata alcuna generalità dell’amico o del parente che si va a trovare per rispetto della privacy e per non violare le norme sul trattamento dei dati personali.

La deroga di Conte, fonte Corriere della Sera

I controlli

L’autocertificazione dunque va compilata nello stesso modo in cui veniva fatto per raggiungere amici e parenti nel periodo seguente al lockdown di marzo. Ovviamente sarà possibile verificare solo che lo spostamento avvenga con massimo di 2 persone salvo ragazzini al di sotto dei quattordici anni. Non ci saranno ovviamente controlli nelle case per verificare l‘effettivo numero delle persone presenti.

Quella del limite di 2 persone è una misura in cui sarà importante anche la buona fede degli italiani che devono impegnarsi a rispettarla per prevenire assembramenti e la terza ondata di contagi da coronavirus. Un rischio che rimane sempre alto data proprio l’impossibilità di effettuare tutti i controllo dovuti.

Stefano Delle Cave