Questa mattina il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha tenuto un discorso di 55 minuti alla Camera sulla situazione del Governo. Il premier ha utilizzato toni duri nei confronti di coloro che stanno aprendo la crisi definendoli irresponsabili. Applausi dal Movimento 5 Stelle, ma anche qualche fischio e grida di “Dimissioni” da parte delle opposizioni.
Il discorso del Premier Conte alla Camera
“Da quando è iniziata la mia esperienza di governo, ho voluto mettere in atto un chiaro progetto politico. Mi sono sempre adoperato per delineare un disegno riformatore, ampio e coraggioso. Posso parlare a testa alta e non per arroganza di chi ritiene di non aver commesso errori”, ha spiegato il Presidente del Consiglio. “Nei mesi della pandemia, la maggioranza ha dimostrato una grande responsabilità. Stiamo affrontando una sfida epocale, vivendo paure primordiali. Posso garantire che il governo ha operato con scrupolo e attenzione. Stiamo affrontando un momento critico e proprio per questo è inaccettabile aprire una crisi. Le nostre energie devono essere concentrate sul Paese, è un momento in cui dobbiamo restare uniti. Questa crisi ha provocato sgomento, può produrre notevoli danni. Il nostro Paese merita un governo coeso”. Il Recovery Plan italiano “sarà un piano condiviso, uno sforzo collettivo di cui andare fieri”.
Conte ha parlato anche di promuovere una riforma elettorale proporzionale che possa coniugare il pluralismo e che possa assicurare stabilità alla politica.
Gli appoggi al governo e i contrari alla fiducia
Il Maie ha confermato l’appoggio al presidente Conte. “Dopo la sua relazione, parliamo di una crisi che non ho capito e che non capiscono i nostri partner europei”, dichiara Antonio Tasso del Maie.
Azione, +Europa e l’Udc non voteranno la fiducia. Enrico Costa, del gruppo Misto, ha invitato Giuseppe Conte a recarsi al Quirinale per rassegnare le dimissioni. “L’Udc voterà no alla fiducia del governo Conte bis”, lo si legge in una nota dell’ufficio stampa.
Matteo Salvini, leader della Lega: “Conte vive su Marte. Pensa alla legge elettorale invece di pensare all’emergenza. Per lui il rischio più grande sono le destre e i sovranisti”.