Era Il 18 febbraio 1861, quando si riunì il primo Parlamento dell’Italia unita. Ad aprire i lavori fu Camillo Benso conte di Cavour, l’allora presidente del consiglio dei ministri. L’inizio del Regno d’Italia venne ufficializzato in una solenne proclamazione il 17 marzo dello stesso anno. Fu il Re Vittorio Emanuele II di Savoia a convocare a Torino il primo Parlamento del Regno d’Italia, inaugurando la nuova Legislatura.
Esso era strutturato secondo la suddivisione stabilita dal Regno di Sardegna. Stiamo parlando quindi di un parlamento bicamerale, ossia suddiviso in due assemblee. I membri della Camera dei deputati venivano eletti dal popolo con diritto di voto. La legge elettorale concedeva il voto ai cittadini maschi di 25 anni. Inoltre dovevano pagare un tassa di 40 lire all’anno. La seconda assemblea invece, il Senato, era composta da membri con carica a vita e nominati al re. Più precisamente era presenti 221 senatori e 443 deputati.
Per la nomina dei membri delle camere le elezioni si svolsero il 27 gennaio 1861. Durante queste prime si assistette ad un evento molto singolare. Le percentuali dei votanti videro una maggiore affluenza del sud rispetto il nord della penisola.
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