Con il punteggio di 6-4, 6-3 Naomi Osaka sconfigge Jennifer Brady e conquista il secondo titolo all’Australian Open, il quarto Major della carriera.

Osaka implacabile con una Brady che cade

Il primo set è caratterizzato dall’equilibrio tra le due tenniste, brave a sfruttare il proprio servizio per vincere il game. All’inizio è Osaka a sembrare mettere il naso avanti portandosi avanti di un break, ma è abile Brady a reagire subito e recuperare con un contro-break. Nei game successivi i set si giocano sul filo dei vantaggi con palle break dall’una e dell’altra parte senza però senza che però queste vengano capitalizzate. L’equilibrio si spezza nel decimo game, quando Brady si porta avanti 40-15 e subisce una rimonta da parte di Osaka che si conclude con uno schiaffo al volo della statunitense malamente finito in rete, che regala il set alla giapponese.

L’errore si ripercuote pesantemente su Brady che, dopo aver giocato praticamente alla pari di Osaka, cede in malo modo il set e sente di aver buttato via un’occasione per vincere la partita. All’inizio del secondo set la statunitense è in campo soltanto fisicamente; dall’altra parte Osaka sfrutta il momento di debolezza dell’avversaria per picchiare duro e vince 16 dei 22 punti giocati nei primi quattro game del secondo set. Brady, trovandosi sotto di due break sul 4-0 gioca le sue ultime carte e prova a reagire. Recupera un break e mantiene il servizio per la prima volta nel set; a questo punto però la partita è compromessa e Osaka riesce a condurla a meta, concludendo il set 6-3 e portandosi a casa il titolo di regina di Melbourne. Con il trionfo in Australia la giapponese guadagna un posto nel ranking, scavalcando Simona Halep e portandosi al secondo posto.

ENRICO RUGGERI