Il nuovo Dpcm è alle porte. Sappiamo che l’ultimo decreto di Giuseppe Conte scadrà il 5 marzo. Le varianti incalzano, per questo la preoccupazione nei confronti della curva epidemiologica che possa salire da un momento all’altro è alta, ma forte è anche la spinta da parte di settori che sono alle strette da ormai un anno. Abbiamo già ottenuto una certezza per quanto riguarda le regioni: non verranno ammessi ancora gli spostamenti tra le regioni, infatti sarà impossibile spostarsi fino al 27 marzo. Ma davvero importanti sono i nodi legati a palestre e piscine, cinema e teatri. Si andrà verso una riapertura oppure no?
Le parole di Fabrizio Pregliasco
Secondo Fabrizio Pregliasco, Direttore Sanitario dell’IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi di Milano è ancora dura. Ha riferito ai microfoni di Radio2: “Prima ci vuole una campagna vaccinale e qualche mese ancora, serve il 20-30% di popolazione vaccinata. Intanto iniziamo a prepararci e cerchiamo di non dare comunicazione maldestre come quelle sulle piste da sci”. C’è chi richiede l’apertura serale dei ristoranti già dalla prossima settimana: “No, credo proprio di no”, ha detto l’esperto. In merito alle disposizioni del Consiglio dei Ministri, per Pregliasco “rappresentano una continuità” rispetto alle misure attualmente in vigore, di fronte a “una situazione stabile dei contagi” da coronavirus. Una condizione di calma che potrebbe però precedere la tempesta, perché lo sguardo all’orizzonte “vede possibili nubi riferite alla presenza di varianti” di Covid-19.