I campionati volgono al termine ed a breve sarà il momento per le società professionistiche di tirare le somme della stagione. Noi ci portiamo avanti col lavoro ed andiamo ad analizzare assieme le migliori prestazioni individuali vigenti dei rispettivi gironi. Abbiamo passato al vaglio le migliori statistiche difensive delle compagini nazionali, ecco a voi dunque le migliori difese dei tre gironi di Serie C.
Girone A: Pro Patria
Ivan Javorčić è arrivato nel 2016 in terra bustocca da straniero dotato di quella visione cosmopolita che solo i croati (specie negli anni 90) possono possedere. Giocatore discreto, centrocampista duttile di 190 cm con un passato in patria all’Hajduk salvo poi preferirlo al Brescia di Eddy Reja. Da allenatore -invece- sta sublimando questa sua concezione personalissima del calcio con un organico famigliare ed intimo. Alla Pro Patria dal 2016: nel mezzo una promozione quasi istantanea in Serie C fino ai giorni attuali, dove la sua squadra detiene lecitamente la miglior difesa del girone A.
La linea a tre proferita e preferita da Javorcic vede in Gatti, Boffelli e Lombardoni i suoi interpreti di maggior fiducia. A dare maggiore stabilità integrandola con duttilità e l’atletismo ci pensa però Luca Bertoni. Nel mediano di raccordo il tecnico croato ha trovato il jolly in copertura e costruzione: non è raro vederlo scalare nella linea arretrata nel caso in cui uno dei centrali finisce fuori posizione per dinamiche di gioco -ma questo è un principio ormai ben attecchito nel calcio europeo di livello. Le 17 reti subite in 26 gare sono però inflazionate dall’ultima spiacevole uscita con la Pergolettese (0-2 in casa): da sottolineare come mancassero 2/3 di difesa titolare e Bertoni subentrato esclusivamente a partita in corso.
Un uomo di sport definiva la difesa il mezzo più fedele alla vittoria dei campionati: i 13 punti di stacco dal primato annichiliscono questo pensiero nell’ottica dei tigrotti, che però non smetteranno di sciorinare ineffabili prestazioni difensive.
Girone B: Modena
Chi invece sta provando a suggellare il pensiero difensivo per vincere il proprio girone è il Modena. La squadra passata da Zironelli a Mignani ha sempre assunto una posizione rilevante all’interno del panorama professionistico. Questa stagione risulta -per alcuni versi- imperscrutabile sotto l’aspetto pratico portando l’intera piazza ad un sentimento da hic et nunc in relazione alla promozione in B. La definizione trasognante raggiunta dal Modena comprende l’intero movimento di insieme che racchiude in sé ogni principio di sinestesia possibile. Quantunque ad elevare gli albori è il reparto difensivo, il migliore in Italia dalla C in sù con 13 reti subite in 26 gare.
In porta il readymade Gagno, terzini sono Bearzotti e Mignanelli, al centro comandano Pergreffi (o Ingegneri) e soprattutto Giovanni Zaro. Quest’ultimo rappresenta la colonna di supporto allo scheletro modenese grazie alla sua eleganza traslabile ad ogni ruolo difensivo. Infatti Mignani è solito cambiare impostazione tattica passando tranquillamente da una linea di 4 ad una difesa a 5 (avendo ragione nella maggior parte dei casi). A centrocampo sono i due fedelissimi del mister a patrocinare il reparto arretrato, Mattia Muroni e Fabio Gerli nelle rispettive cabine di interdizione e regia.
Girone C: Ternana
Nella pellicola -tratta da romanzo di Connelly- del 2011 intitolata ‘The Lincoln Lawyer’ uno strepitoso Matthew McConaughey veste i panni di un avvocato di difesa invincibile chiamato a rendere conto di un trascorso d(annoso). L’avvocato Haller confida pienamente nei suoi mezzi, grazie al suo aplomb antitetico al suo ego smisurato figlio delle migliaia di cause vinte. La Ternana di quest’anno è in grado di trasmettere quel sentimento di nevrosi concitata grazie all’inveterata abitudine di distruggere ogni avversario si presenti sulla strada. In realtà potrebbe risultare antitetico e controproducente per i più anche il solo scrivere delle fere sforzandosi di non nominare il reparto offensivo.
Il lavoro attuato da Lucarelli, da ex ariete, si riflette lapalissianamente nelle valanghe di gol ed occasioni create. I numeri da dittatura del gioco espressi dai rossoverdi -però- rendono merito ad una organizzazione difensiva di tutto rispetto. 16 reti subite in 24 gare ed una difesa sempre più granitica. Lo schieramento si presenta con Iannarilli in porta (ben 12 le porte inviolate quest’anno, altro record), capitan Defendi e Frascatore sulle fasce, ed in mezzo la par de hierro Boben-Kontek. Nella gara dello Zaccheria di domenica, non hanno concesso un singolo tiro in porta al Foggia sublimando dunque il 2-0. La Ternana, proprio come Matthew McConaughey, non vince perchè è bello, ma è bello perchè vince.
Alessandro Rossi.