Veronica Lucchesi, di origini toscane, forma la band La Rappresentante di Lista, comparsa a Sanremo già l’anno scorso, dopo l’incontro con Dario Mangiaracina, nel 2011. I due hanno sensibilità musicali opposte, lei ama il rock and roll e il cantautorato inglese e americano, mentre lui preferisce quello nostrano. Li unisce l’amore per l’opera lirica e la dedizione al teatro (si incontrano nella provincia di Palermo, tra le prove dello spettacolo Educazione Fisica) e iniziano a suonare insieme.
Da lì nasce questo vortice queer pop, musica “libera dagli schemi di genere”, che mescola tante influenze per arrivare ad una sonorità eclettica. A tratti elettropop, a tratti intimamente acustica, a tratti canto popolare, Veronica e Dario ne parlano in termini di percorso di ricerca creativa. Percorso che, essendo solo agli inizi, sicuramente continuerà ad evolversi negli attesi prossimi album.
Il messaggio politico de La rappresentante di lista, presente anche a Sanremo
Le costanti, finora, sono i testi fortemente evocativi di emozioni universali, con l’invito esplicito a riconoscervisi, a prescindere dalle proprie esperienze e dalle proprie identità. “A perdersi, a battersi, a spogliarsi e a cantare con tutta la voce che si ha in corpo,” come recita l’invito che accompagna il terzo album e l’esperienza live di Go Go Diva.
Gli stessi tratti che abbiamo imparato a conoscere, insieme alla spiccata sensibilità teatrale, sono presenti nel brano Alieno. Si tratta del singolo promozionale, uscito da pochissimo, del quarto attesissimo album My Mamma. Album dal quale sarà tratto anche il brano con cui La rappresentante di lista competerà a Sanremo, Amare.
Ci viene promessa come “canzone appassionata, che parla di rinascita,” dallo sviluppo un po’ travagliato ma che ha potuto giovare dell’incontro con l’esperienza elettronica di Dardust. Restiamo in attesa con il fiato sospeso, sapendo che sicuramente ci farà emozionare.
Seguici su @Brave2Brave e Brave su Facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA