Rappresentazione, questa è la parola chiave che spicca negli ultimi tempi in merito ai personaggi che vediamo nei film o nelle serie TV. Che sia una certa etnia, una disabilità, un orientamento o un semplice tratto distintivo, la rappresentazione regala a tutto il pubblico la possibilità di identificarsi in un personaggio. Basta tornare indietro di pochi anni per osservare quanto la rappresentazione fosse ridotta. La famosa Pixar, sotto la Disney, si è accorta solo da una manciata di anni di un grande squilibrio: i personaggi maschili erano molti di più di quelli femminili.
Jessica Heidt e la rivoluzione in favore dell’equilibrio di genere
Jessica Heidt lavora ai Pixar Animation Studios e si occupa della supervisione dei copioni, legge quindi nero su bianco ogni battuta che sentiamo nei film. Heidt ha notato una certa preponderanza dei personaggi maschili rispetto a quelli femminili. Non solamente in numero, ma anche per quanto riguarda le battute assegnate. Durante la lavorazione di Cars 3 (film uscito nel 2017) ha deciso di prestare particolare attenzione e raccogliere i dati in merito alla presenza e alla quantità di battute suddivise per genere. Prima che il film fosse completo, i dati mostravano una percentuale maggiore del 90% per i personaggi di sesso maschile.
I dati raccolti da Jessica Heidt sono stati molto importanti, infatti una volta mostrati al regista di Cars 3 si è deciso immediatamente di tentare un bilancio della situazione. Tra i personaggi femminili introdotti nel terzo capitolo di Cars ci sono:
- Cruz Ramirez, la giovane allenatrice che sogna di correre.
- Miss Tritter, lo scuolabus.
- Louise Nash, la prima campionessa del mondo delle corse.
- Natalie Certain, che mostra i suoi dati sulle corse al telegiornale.
Jessica Heidt ha ottenuto un Unsung Hero Award, ovvero un premio interno alla Pixar per i lavoratori più brillanti. In seguito a questa prima osservazione sull’equilibrio tra maschio e femmine, Pixar ha implementato un software in grado di tenere il conto delle battute suddivise per genere. L’obiettivo è quello di raggiungere l’equilibrio con 50% femmine e 50% maschi.
Pixar negli anni: i personaggi
Senza nominare tutti i 23 film Pixar usciti fin’ora, elenchiamo i più famosi prestando attenzione ai personaggi principali.
Partiamo da Toy Story (1995), qui i personaggi principali sono sicuramente Woody e Buzz. A questi si aggiungono Mr Potato, Slinky, Rex, Hamm, Andy, Sid e fin’ora abbiamo elencato solo figure maschili. Per la parte femminile ci sono Bo Peep, la madre e la sorellina di Andy che hanno un ruolo decisamente marginale. In Toy Story 2 (1997) si aggiungono Mrs Potato e Jessie, quest’ultima prende un po’ più di spazio, ma rimane comunque in minoranza considerando anche l’arrivo di Stinky Pete, Bullseye e Zurg.
In Toy Story 4 (2019) si nota il cambiamento verso la parità con un aumento dei personaggi femminili. Abbiamo Bonnie invece che Andy, ritorna Bo Peep e prende molto più spazio, c’è la sua assistente, le tre pecore e la bambola Gabby Gabby.
In Monsters & Co (2001) predominano Mike e Sulley, abbiamo Randall e il direttore come antagonisti. I principali personaggi femminili sono: la bambina, la segretaria Roz e la fidanzata di Mike, Celia. Queste ultime due compaiono molto poco rispetto ai personaggi maschili.
Ne Gli Incredibili – Una normale famiglia di supereroi (2004) i personaggi maschili principali sono Mr Incredibile, Siberius, Flash, Jack Jack e Sindrome. Quelli femminili invece Elastigirl, Violetta, Edna e Mirage. Nel sequel del 2018 osserviamo che lo spazio dedicato ai personaggi femminili aumenta sia ponendo Elastigirl al centro dell’azione e lasciando a casa Mr Incredibile, sia dal punto di vista della quantità.
In Inside Out (2015) abbiamo un bilanciamento migliore tra le figure femminili e quelle maschili. Tra i maschi ci sono: Rabbia, Paura, Bing Bong e il padre di Riley. Tra le femmine abbiamo: Tristezza, Gioia, Disgusto, Riley e la madre.
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InfoNerd
Elisa Scaglia