Ciclo mestruale. Quante leggende metropolitane ci girano attorno? Ancora oggi, le mestruazioni vengono stigmatizzate e, molto spesso, usate contro la donna. Impura, sporca, condannata alla reclusione, per quello che in fondo è semplicemente un’attività fisiologica. Attività, senza cui il mondo non andrebbe avanti.

ciclo mestruale
photo credit: saperesalute.it

Oltre a tutte le questioni culturali fatte di stereotipi, credenze e falsi miti, durante il periodo del ciclo mestruale la donna si trova a fare i conti anche con i sintomi che questo comporta. Seppur la vita va avanti e le mestruazioni non sono poi nulla di grave, ciò non toglie che, non solo spesso il malessere non è così sopportabile, ma anche che il ciclo mestruale può essere un vero e proprio indicatore del generale stato di salute della donna. Eppure, nonostante l’era tecnologicamente avanzata, campo medico incluso, le ricerche sulle mestruazioni scarseggiano.

A tal proposito, nel novembre 2019, Apple, insieme alla Harvard T.H. Chan School of Public Health e al National Institute of Environmental Health Sciences, ha dato il via all’Apple Women’s Health Study. Si tratta di una ricerca mirata alla piena comprensione del ciclo mestruale, e di come questo si collegato a varie condizioni di salute, quali la sindrome dell’ovaio policistico, l’infertilità e la menopausa.

La ricerca ha riguardato un campione di 10mila donne statunitensi che, attraverso la Research App di iOS – purtroppo non disponibile in Italia -, hanno dato il loro consenso alle analisi dei dati che hanno condiviso attraverso i loro dispositivi elettronici, iPhone e Apple Watch. Una modalità molto semplice, consistente nel fornire risposte ad alcuni semplici dati richiesti. Inoltre, l’applicazione, attraverso tali informazioni raccolte, è in grado di prevedere il giorno d’inizio del prossimo ciclo o il periodo in cui la donna è più fertile, inviando anche notifiche in anticipo.

Ciclo mestruale: la Research App contro i tabù

Nell’analisi iniziale della ricerca, è emerso che oltre i sintomi maggiormente conosciuti, come i dolori addominali (83%), il gonfiore (63%) e la stanchezza (61%), le donne ne accusano altri meno noti, come nausea (32%), insonnia (37%) e dissenteria (37%). 

In più, risulta che, le tendenze dei sintomi, riguardano un ampio spettro di fasce demografiche, tra cui età, etnia e posizione geografica. Per esempio, tra le partecipanti nere, ispaniche e bianche, i sintomi più comuni sono i crampi addominali, il gonfiore e la stanchezza. Ciò che tale ricerca ancora non approfondisce, è il modo in cui il malessere viene affrontato nelle diverse comunità. Non è escluso però, che in futuro ci possano essere degli sviluppi in tal senso, con l’organizzazione di colloqui.

Apple Women’s Health Study è sicuramente un passo avanti nella comprensione delle mestruazioni e nella distruzione dei tabù che gravano su queste. Una ricerca molto importante, con l’obiettivo di fornire delucidazioni su cosa accade al corpo della donna durante questo periodo, e su quali fattori ambientali influenzano la durata e le caratteristiche delle mestruazioni. Perché no, non è una diceria. 

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