Un nome come un altro. Ma la sua faccia è riconoscibile. È quella del paziente malato di cuore di Grey’s Anatomy, o del Comico di Watchmen tratto dall’omonimo fumetto di Alan Moore. Un bel tenebroso, corteggiato dal cinema, Jeffrey Dean Morgan, protagonista di “The Possession“. Era il 2012 quando interpretò il ruolo di un padre preoccupato e travolto dalle vicende di sua figlia alle prese con un’antica scatola ebraica, tutt’altro che facile da aprire. Il film horror “The Possession“, che ipnotizzò le sale americane in quel lontano Agosto, è ancora considerato tra i più conturbanti. Non basta la trama a creare sconcerto, pare vi siano anche retroscena raccapriccianti.

Proprio l’attore protagonista, Jeffrey Dean Morgan, ha rivelato alcuni inspiegabili incidenti che si sarebbero verificati durante la lavorazione del film; luci che esplodevano mentre venivano girate alcune scene principali, e un inspiegabile incendio scoppiato nel magazzino in cui vi era l’attrezzatura di scena per la fotografia, con la sua totale distruzione, appena due giorni dopo il completamento del film. Saranno le solite curiosità, messe in giro per attirare l’attenzione su di una pellicola che già turba da se? Non si sa, ma il risultato è che si rimane inermi al solo sentirle.

THE POSSESSION – Trailer con Jeffrey Dean Morgan– Da YouTube

Non aprite la scatola di The Possession

Non sarà stato facile rimanere al buio della sala cinematografica, con la premessa che accompagnava il film “The Possession“, ovvero, che trattava fatti realmente accaduti. Così annunciava la campagna pubblicitaria. In una villetta, apparentemente tranquillo nido familiare, iniziano strani movimenti intorno, e l’unico a rimanere immobile è lo spettatore. Ad un immaginario procione che divora avanzi in cucina e a falene in vortice che ti entrano nella bocca, che delle poetiche farfalle hanno solo le ali, Jeffrey Dean Morgan risponde inizialmente da padre scettico, che tenta di dare spiegazioni razionali. Durerà poco. Incredibilmente scosso, si renderà conto dei poteri e del contenuto di quella misteriosa scatola risalente agli anni ’20, acquistata in un mercatino dell’usato. Meglio non aprirla. Sbarazzarsene sarà il minore dei mali.

Jeffrey, bello da copertina, incarna il cinquantenne che mette ancora il giubbotto di pelle per andare in moto. Sarà il fascino della barba a surriscaldare l’atmosfera, a renderlo attraente anche in un film che genera ansia. Ma l’attore sa essere anche amico e padre, capace di giocare con le due bambine protagoniste, sul set. Che alleggeriscono la tensione delle riprese con piccoli scherzi nel suo camerino. Il caro, vecchio, Jeffrey Dean Morgan, qualche filo bianco che sparisce per esigenze di copione, l’uomo che ti risolve un film con la sua sola presenza, è anche un nobile. Discendente dal casato di Edoardo III, Re d’Inghilterra. Ma lui all’altezza dei suoi avi, preferirà sempre quella di cestista in una squadra di basket. Era una promessa dello sport, finché non abbandonò la carriera agonistica. Non è il primo horror che interpreta, ed è stato anche avvenente pistolero di western. Provate pure ad avere paura, prima ancora di distarvi con la sua bellezza.

Federica De Candia per MMI e Metropolitan Cinema. SEGUICI!