I decreti ristori Covid prevedono giustamente un risarcimento economico, per tutte quelle attività che causa pandemia hanncr dovuto affrontare ingenti cali di fatturato nell’ultimo anno. Falsificare il bilancio, per rientrare negli aventi diritto al sussidio, è un’appropriazione indebita ai danni dello Stato. Ci ha provato un imprenditore crotonese, ma è stato prontamente fermato dagli agenti della guardia di finanza.
Decreti ristori Covid, la vicenda crotonese
La Guardia di Finanza ha accertato che un imprenditore di Isola di Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, titolare di un Bar, al fine di ottenere il contributo a fondo perduto di 60.651,00 euro, aveva dichiarato falsamente all’Agenzia delle Entrate di aver avuto un’ingente perdita di fatturato.
La ricostruzione del reale volume d’affari dell’azienda ha consentito di appurare l’appropriazione indebita del contributo. Si è verificato come il titolare dell’azienda, appena ricevuto il contributo di denaro pubblico, lo avesse immediatamente sperperato effettuando spese di carattere personale non correlate all’attività di impresa. Se ciò non bastasse, gli accertamenti bancari condotti sui flussi finanziari dell’imprenditore, hanno accertato che, sempre attraverso false comunicazioni, l’imprenditore, era riuscito ad ottenere ulteriori contributi relativi al Decreto Ristori, Decreto Ristori bis e Decreto Natale, previsti dallo Stato, per un importo complessivo di € 182.000,00. Fortunatamente l’Agenzia delle Entrate su richiesta della Guardia di Finanza, ha subito bloccato il trasferimento di tale somma.
A seguito della denuncia i Finanzieri del Comando provinciale di Crotone hanno proceduto al sequestro di beni e disponibilità finanziarie nei confronti dell’imprenditore di Isola di Capo Rizzuto. Su richiesta del pubblico ministero, Pasquale Festa, il GIP del Tribunale di Crotone, Michele Ciociola, ha emesso, nei suoi confronti, un Decreto di sequestro preventivo dei conti correnti, depositi bancari, beni mobili registrati, beni immobili, titoli azionari e quote societarie, fino alla concorrenza del profitto illecitamente conseguito, pari a 60.651,00 euro che le Fiamme Gialle del Gruppo di Crotone hanno eseguito nei giorni scorsi.
Giacomo Cattani