Stasera vedremo Paola Turci su Italia1 a “Le Iene” protagonista dello scherzo ideato da Niccolò De Vitiis. La cantante crederà che sua nipote, per avvicinarsi al mondo dello spettacolo, abbia assecondato i consigli di un produttore discografico e abbia utilizzato il suo cognome, in quanto già noto, per una serie di iniziative promozionali, al limite della legalità.
Nel 1993 un episodio aveva sconvolto la vita dell’artista di “Frontiera” che aveva alle spalle cinque anni di carriera, durante i quali aveva calcato il palco del Teatro Ariston dove aveva conquistato per due volte consecutive il Premio Della Critica. Il 15 agosto Paola Turci insieme ad un’amica è in viaggio in direzione del Golfo Di Policastro dove avrebbe dovuto tenere un concerto. La cantautrice al volante dell’auto dell’amica, si distrae alla guida per controllare il telefono in attesa di una chiamata. Il veicolo impatta con il guardrail accartocciandosi e poi si cappotta.
Paola Turci, l’incidente del 15 agosto
L’incidente avviene all’altezza di Torano Castello nei pressi di Cosenza. All’epoca 28 enne, l’artista per il violento impatto riporta gravi ferite ed il volto parzialmente sfigurato. L’occhio viene salvato soltanto grazie all’intervento dei medici e ben dodici interventi chirurgici successivi, mentre il volto riceverà ben cento punti di sutura. In un’intervista a “Domenica Live” aveva dichiarato:
Per due anni mi sono usciti vetri dalla faccia, mi autodefinivo ‘la vetraia’. Ho avuto tredici operazioni, dodici solo nell’occhio e una sulla guancia, oltre cento punti. E parliamo solo di un pezzetto di viso”.
La Turci si rimetterà a lavoro poche settimane dopo, tornando ad esibirsi per una decina di concerti servendosi di un’acconciatura adatta a nasconderne le ferite. Solo diversi anni dopo tornerà a parlare apertamente dell’incidente, ricordando che fino a quel momento aveva vissuto con “Un senso di onnipotenza incredibile“
Immagine di copertina – Photo Credits © Andrea Melaranci
Seguici su