“Tra i terroristi di Al Sunnah wa-Jamma, che hanno attaccato la città di Palma […] c’erano anche bambini armati tra i 9 e 12 anni” scrive il giornale mozambicano Noticias, riportando la testimonianza di Pedro Rosario, guardia giurata della ITALSEC Seguranca, residente a Palma. Sono i cosiddetti “Bambini soldato” quelli rapiti dai jihadisti diverse volte durante le scorribande e gli attacchi a villaggi indifesi, mentre le bambine diventano schiave del sesso. “L’attacco, iniziato il 24 marzo alle 16:30, ha colto tutti di sorpresa – ha detto Rosario – Si sono diretti verso le strutture dove lavoravamo e hanno incendiato tutto. Ero con un collega, siamo scappati verso la boscaglia camminando giorno e notte e il 26 marzo siamo arrivati a Quintunda”. I militari in uniforme delle Unità di intervento rapido (UIR), apparsi per le strade di Palma con le armi in mano, avevano la testa coperta da un panno, ha spiegato il testimone, aggiungendo che “Quando le persone che incrociavamo se ne sono accorte era troppo tardi perché erano state colpite dai proiettili”.
La distruzione di Palma
Il numero di civili ammazzati è ancora incerto: fonti locali raccontano di corpi decapitati e corpi di bambini per strada e sulla spiaggia. Un assedio durato 11 giorni che ha toccato anche la penisola di Afugi dove operano Total, ExxonMobil ed ENI. Un progetto per l’estrazione di gas naturale liquefatto (GNL-LNG) dal valore di 60mild di USD. Ieri l’annuncio che Palma è stata liberata dalle Forze di difesa e sicurezza. Alex Crawford, corrispondente speciale di SkyNews, è riuscita ad entrare nella città con le telecamere, mostrando la distruzione e il ritorno dei civili: donne e bambini prima di tutto. “Come potete garantire che tutto questo non accada di nuovo?” ha chiesto la giornalista a Valige Tauabo, governatore di Cabo Delgrado, che ha ammesso: “Non sono in grado di dirlo. Posso solo affermare che siamo qui con le nostre truppe e ci sentiamo ok”. Mentre un testimone racconta: “Ho visto un gruppo di persone armate che sparavano a una persona. E poi un’altra. Poi siamo fuggiti”, sottolineando “Ho assistito con i miei occhi”.
Ora liberata dai Jihadisti, Palma muore di fame. Ma un’altra cittadina sembra essere sotto il controllo dei terroristi: la notizia arriva da un tweet di Jasmine Opperman, analista di ACLED, che allarma il governo del Mozambico scrivendo che Fernando Lima, direttore del settimanale mozambicano Savana, in una trasmissione radiofonica, conferma che gli insorti controllano Nomacande, distretto di Muidumbe: centosettanta km a sud-ovest di Palma. Ad oggi si contano circa 2.600 morti e quasi 700mila sfollati.
Francesca Perrotta