C’era un mare tranquillo quella notte, nonostante non ci fosse la luna, la visibilità era buona e l’entusiasmo alle stelle. Potrebbe sembrare l’inizio di un romanzo e invece fu l’inizio di una tragedia, che segnò per sempre la storia dell’umanità. Il 14 aprile 1912 affondò il Titanic.
Erano le 23:40 quando le vedette diedero l’allarme e venne intrapresa la virata della nave, ma il Titanic, salpato pochi giorni prima da Southampton, non riuscì ad aggirare la grande massa di ghiaccio. In meno di tre ore sprofondò. Esattamente alle ore 02.20 del giorno successivo , il 15 aprile 1912, il Titanic affondò causando la morte di 1500 persone. La nave progettata per diventare una leggenda, faceva parte di un ambizioso progetto che avrebbe portato alla luce tre grandi e lussuose navi gemelle: l’Olympic, il Titanic e il Gigantic (a cui venne dato poi il nome di Britannic).
Titanic: il biglietto dei grandi sogni
Fiumi di inchiostro sono stati versati in questi 109 anni trascorsi dalla vicenda. Migliaia di teorie sono state sciorinate in cerca di motivi, cause e colpe di questo inabissamento. Ma non è per questo che il transatlantico suscita tanto interesse. Ciò che più ci affascina della storia del Titanic sono la vita, i sogni e le speranze dei passeggeri che furono a bordo. Nel 1912 il costo del biglietto per intraprendere quello che si pensava fosse il più lussuoso viaggio nell’Oceano Atlantico partiva da 32 dollari per chi viaggiava in terza classe fino a 3.100 dollari per i passeggeri della prima.
Oggi è salito a 150mila dollari il costo del biglietto. E a staccarlo il 27 giugno 2021 sarà una società americana, la Oceangate. Quella che partirà tra 73 giorni, sarà solo la prima delle sei imprese che permetteranno a nove cittadini, ricchi e fisicamente allenati, di partecipare alle esplorazioni subacquee previste nell’ area del famoso relitto.
Con la cifra di 150mila dollari, non solo si potrà realizzare il sogno di partecipare ad una delle spedizioni organizzate da Oceangate e si potrà contribuire a finanziare l’industria delle esplorazioni subacquee così duramente colpite dalla crisi, ma ci si potrà fregiare del titolo di “cittadino scienziato” conferito dalla società americana ai fortunati partecipanti.
Marianna Cardone