Salma Okonkwo, donna, africana e nera, è riuscita ad abbattere i pregiudizi. Con dedizione ma anche molto coraggio è diventata la prima donna CEO di Sahara Energy e ha fondato la propria società energetica, la UBI Energy, con oltre 150 milioni di dollari di fatturato annuale. Oggi, l’imprenditrice sta costruendo il più grande parco solare dell’Africa occidentale.
Salma Okonkwo è nata ad Accra, in Ghana. Cresciuta in una grande famiglia, circondata da 13 fratelli e sorelle, fin da piccola ha avuto chiara la sua idea di vita: far rispettare i principi morali ed etici alle persone. Figlia di un commerciante di bestiame e di una tipica donna laboriosa del clan Aka, Salma non ha mai conosciuto né la pigrizia né il fallimento. Tutti noi eravamo chiamati a dare il nostro contributo. Io poi, come succede a molti ragazzini, ho iniziato a sognare di viaggiare all’estero. Alcuni miei fratelli erano andati a Los Angeles e così pure io sono andata là e mi sono iscritta alla Loyola Marymount University. Se mi volto indietro, vedo quanto quel periodo sia stato arricchente, quanto sia stato costitutivo della persona che sono oggi. Anche se mi mancava la vita comunitaria del Ghana, ero in grado di navigare e prosperare nella natura più individualistica del mondo occidentale.
Salma Okonkwo: “Viaggiare mi ha aperto la mente”
Viaggiare è stata la chiave del suo successo. Le ha permesso di guardare il mondo da diverse prospettive, ma soprattutto di capire quali cambiamenti necessita il nostro pianeta. Da anni infatti, Salma lavora nel campo delle risorse energetiche, e si impegna a promuovere in Africa fonti di energia più rispettose per l’ambiente.
L’onlus Carbon Brief ha sottolineato che l’Africa, come altri continenti, fa ancora troppo affidamento su centrali elettriche che funzionano a carbone. Cosa assurda per un Paese come il nostro che ha la fortuna di avere la luce di un bel sole tutto l’anno. Credo che per noi sia vantaggioso investire nel nostro Paese per l’economia, per ridurre l’inquinamento e mitigare quel cambiamento climatico che rischia di metterci in ginocchio. Dobbiamo puntare a un futuro più green.
Salma sta infatti costruendo un parco solare, un progetto importantissimo pensato per un futuro più verde.
L’energia prodotta consentirà alle imprese di essere efficienti e produrre i servizi che offrono senza soluzione di continuità e con elettricità affidabile. L’idea è quello di creare questo grande parco solare entro un anno e mezzo. Speriamo di ottenere i finanziamenti necessari a completare il progetto nei prossimi 18 mesi.
Il pregiudizio sulle donne non bada al colore di pelle
Salma Okonkwo è anche la fondatrice di Mother’s Heart, associazione nata con l’intenzione di aiutare i bambini bisognosi. Inizialmente era infatti un orfanotrofio che ne ospitava circa cinquanta, successivamente è diventata una realtà più grande con l’intento di togliere dalla povertà 2000 persone ogni cinque anni. Per fare questo, Mother’s Heart propone percorsi di formazione, tutoraggio e apprendistato, così da insegnare a gestire correttamente il denaro.
Oggi Salma è una donna di successo, ma continua a scontrarsi con il pregiudizio che grava su tutto il mondo femminile. Specialmente in alcuni specifici campi lavorativi, come quello del mondo degli affari, le donne sono penalizzate perché considerate meno capaci degli uomini e “a rischio” maternità. Sì, perché la maternità è un difetto, un inconveniente, qualcosa che le realtà lavorative tendono ad esorcizzare.
Credo che il pregiudizio che le donne devono affrontare nel mondo degli affari non sia specifico per le donne nere, ma per le donne di tutto il mondo, di qualsiasi colore sia la loro pelle. Ci vengono fatte un sacco di domande su come crediamo di gestire il lavoro e la famiglia e, per essere considerate, dobbiamo sempre mostrare più dei nostri colleghi uomini.