Continua il caos derivante dalla Superlega: JP Morgan, la banca che avrebbe garantito i fondi necessari per far partire il progetto, si è tirata definitivamente fuori dal progetto creato dai dodici club separatisti che, per 48h, hanno messo sottosopra il mondo del calcio. La nota arriva dopo il declassamento dell’istituto bancario da parte di Standard Ethics.

Superlega, la nota di JP Morgan

La Superlega continua a perdere pezzi importanti dopo che il progetto è stato messo in stand-by. La sollevazione di massa popolare, delle istituzione calcistiche mondiali e della politica, infatti, ha creato un muro invalicabile per i dodici club convolti nella creazione del nuovo torneo aperto ai più ricchi. È comunicazione delle ultime ore la rinuncia, dopo quella di tanti club, di JP Morgan: la banca inglese aveva messo sul banco i soldi necessari per avviare la competizione nel prossimo futuro.

Dopo il naufragio della Superlega, Standard Ethics, una delle agenzie di rating sulla sostenibilità più autorevoli nel campo, ha infatti immediatamente declassato il rating della storica banca americana che passa da EE- (adeguato) a E+ (non conforme). Ecco la nota dalla JP Morgan: “Abbiamo chiaramente valutato male come questo accordo sarebbe stato visto dalla comunità calcistica e quale impatto avrebbe potuto avere su di essa in futuro. Impareremo da questo“.

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