Il 30 aprile del 1975, veniva finalmente messa la parola fine, ad uno dei più controversi e sanguinosi conflitti della storia. Parliamo della Guerra in Vietnam. Iniziata il 1 novembre del 1955, vedeva schierate le due parti del Vietnam: quella Nord e quella del Sud. Una guerra fratricida, che vede come partner alleato del Sud, gli Stati Uniti d’America. Perché una delle più grandi potenze mondiali come gli USA, si fa coinvolgere in questo conflitto? Dietro ci sono molte risposte a questa domanda, ma per comprenderne meglio le ragioni, bisogna tornare indietro nel tempo.
Nel 1955, il mondo si è lasciato da pochi anni alle spalle, il Secondo Conflitto Mondiale. E nonostante i ricordi e le conseguenze della guerra, pesassero ancora su ogni cittadino del mondo, un nuovo clima ostile stava prendendo piede. Parliamo della guerra fredda: una rivalità territoriale, di interessi ideologici e geopolitici, che vede spesso contrapposte le potenze del mondo, su fronti rivali. E cosa centrava il Vietnam? La parte Nord, era sotto il dominio comunista di Hồ Chí Minh. Così gli Stati Uniti d’America, opponendosi a questa supremazia, si schierano con il Vietnam del Sud. Iniziando quello che sarà ricordato come, uno dei più rovinosi fallimenti bellici, nella storia americana.
I drammi della Guerra in Vietnam
La fine della Guerra in Vietnam, arriva il 30 aprile 1975, quando i carri armati dell’esercito popolare vietnamita, abbattono il palazzo presidenziale di Saigon. Costringendo così al ritiro e alla sconfitta delle armate statunitensi. Le conseguenze di questa guerra, sono pesanti. Si contano circa: 58.220 soldati statunitensi che hanno perso la vita; 250.000 militari sudvietnamiti deceduti ed oltre 3 milioni di vittime tra i soldati del nord ed i civili. Fin da subito, la guerra in Vietnam, venne fortemente criticata, da un nutrito movimento pacifista americano, che tra personaggi di spicco nel mondo dell’arte e della cultura, chiedeva da anni la fine del rovinoso conflitto.
I drammi della Guerra in Vietnam, continuano a tormentare, molti dei soldati sopravvissuti, rientrati in America. Quando le atrocità colpiscono innocenti civili, donne, bambini ed anziani, è impossibile anche per i soldati più esperti, rimanere indifferenti. Ricordi e scene infernali, che molti dei veterani del Vietnam, continuano a rivivere anche a distanza di anni. Questo a conferma, che la guerra sarà sempre una pessima soluzione per risolvere questioni geopolitiche. Perché porta con se distruzione, dolore, sofferenza e la morte ingiusta di molti innocenti.
a cura di Chiara Bonacquisti
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