Nel Metropolitan Today di oggi ricordiamo un evento simbolo nella Storia dell’Arte, ovvero la morte di Leonardo da Vinci, uno degli artisti più importanti del secolo. Morto a 67 anni ad Amboise, il 2 maggio 1519, ha vissuto una lunga vita.
L’artista, nato ad Anchiano il 15 aprile 1452, è considerato il simbolo del Rinascimento. Infatti, il suo genio è la massima espressione del movimento. Non mancava infatti di avere un approccio in praticamente qualsiasi ambito, ed è stato artista, scienziato, filosofo, architetto, scultore, botanico. Ancora oggi le sue straordinarie scoperte sono la base di molti studi, così come il suo pensiero filosofico. Inoltre, grazie alla sua arte, ha viaggiato in lungo e in largo, per far conoscere la sua arte.
La morte di Leonardo da Vinci
Nei suoi ultimi anni, dal 1508 circa, si dedicò alla produzione di opere d’arte. Era stato spinto infatti dal re di Francia, Luigi XII, ad entrare a suo servizio. Ma nel 1508, decide comunque di tornare a Milano, e proprio durante il soggiorno milanese, si dedica a Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’Agnellino, un’opera che gli costa molti anni di lavoro.
Nel 1514 invece, decide di tornare a Roma, data la delicata situazione politica milanese. Resterà per un breve periodo, circa quattro anni. Infatti, nel 1517 affronta l’ultimo viaggio per ritornare in Francia, dove resterà fino alla sua morte. Qualche giorno prima di spegnersi, il 23 aprile 1519, redige un testamento con tutte le disposizioni per la sua morte, come quella di voler essere sepolto nella chiesa di San Fiorentino. Muore il 2 maggio successivo, ad Amboise. Sfortunatamente, qualche anno dopo la sua tomba viene violata, e i suoi resti dispersi.
Marianna Soru
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Metropolitan Magazine n.1 – Aprile