Foggia ai playoff, dopo una stagione giocata costantemente per sovvertire i pronostici. Squadra molto equilibrata, che ha trovato in alcune sue pedine, gli uomini giusti per centrare un obiettivo non scontato. Epilogo (forse) insperato, ma che può vedere il Foggia ancora protagonista sorprendente.
Il campionato del Foggia
I rossoneri pugliesi hanno iniziato la stagione con diverse incognite sulle proprie reali capacità. La vittoria nella prima stagionale, poi 4 sconfitte consecutive (Bisceglie, Catanzaro, Avellino, Ternana), prima di risorgere in casa contro il Bari, battuto per 1-0 con la rete decisiva di Curcio. Da lì in avanti, il Foggia, sia pure con un andamento altalenante, ha saputo mettere insieme quei 51 punti (14 vittorie, 9 pareggi, 13 sconfitte), che alla fine della regular season hanno voluto dire nono posto e dunque playoff. Un campionato cominciato con più di una difficoltà, ma poi trasformatosi, comunque, in una bella avventura.
I successi e gli insuccessi, in una squadra, si dividono sempre in parti uguali, ma forse alcuni nomi meritano di essere elogiati più degli altri. In una squadra che segna poco (36 gol all’attivo), sono da considerarsi oro zecchino i 13 centri griffati Alessio Curcio, così come sono risultate determinanti le prestazioni offerte dal portiere classe ’82, Ermanno Fumagalli. Una menzione altrettanto speciale, inoltre, va riservata a Rocca e perché no, a D’Andrea, entrambi protagonisti con 6 gol a testa.
Fare ancora bene, ma senza troppi pensieri
Non che ci sia una formula perfetta e sempre vincente per giocare al meglio i playoff, ma poter entrare in campo con la testa leggera, senza troppe pressioni, può essere una sorta di arma “segreta” da sfoderare anche contro avversari sulla carta forti, ma magari appesantiti dal vantaggio di qualche pronostico.
Domenica il Foggia sarà di scena in quel di Catania, che per varie ragioni proprio non può sbagliare. Ecco, il Foggia si presenterà a questa prima sfida della post season con nulla da perdere e tutto da guadagnare. Poco importa, in uno scontro secco, se in campionato si è segnato tanto o poco, l’importante è scendere in campo concentrati, convinti dei propri punti di forza e disposti a fare quel passo in più, tanto utile in alcune circostanze, per ridurre il peso dei propri punti di debolezza. Alla fine, anche solo un gol, può fare tutta la differenza del mondo. Questo Foggia, a ben guardare, può sorprendere ancora.
Autore: Adriano Fiorini
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(Photo credit: Calcio Foggia 1920)