Ormai da qualche giorno fa parte del dibattito quotidiano e del lessico comune il green pass, la certificazione verde che permetterà una maggiore libertà di movimento a chi ne avrà il possesso. Il green pass sarà utile, infetti, a chi intenda spostarsi in una regione di colore diverso dalla propria, a chi vorrà far visita ai pazienti delle Rsa ed eviterà a chi rientra dall’estero la quarantena di 15 giorni.

Le domande che sorgono in merito al green pass si moltiplicano di ora in ora: quali sono i requisiti per ottenerlo? Per quanto tempo è valido? Proviamo dunque a fare un po’ di chiarezza.

Requisiti

Ciò che sembra certo è che a poterne beneficiare saranno coloro che si sono vaccinati, a patto che la vaccinazione sia completa, vale a dire l’aver ricevuto entrambe le dosi Pfizer, AstraZeneca o Moderna, oppure la dose unica di Johnson & Johnson. Potranno ottenerlo anche coloro che hanno contratto il Covid e sono guariti da non più di sei mesi. Infine, potrà beneficiarne chi risulterà essere negativo al tampone.

Validità per i vaccinati

Leggendo sul sito del governo le Faq uscite nelle ultime ore in merito al green pass, possiamo dare ulteriori notizie sulla durata di validità. Chi è vaccinato potrà usufruire del certificato per i sei mesi successivi all’iniezione dell’ultima dose prevista, proprio in questa circostanza gli sarà rilasciato un foglio che documenta il completamento del ciclo vaccinale. Inoltre, va specificato che i dati saranno disponibili in automatico sul fascicolo sanitario elettronico di ciascuno. Chi è stato vaccinato prima dell’entrata in vigore dell’ultimo decreto potrà richiedere la certificazione verde “alla struttura che ha erogato il trattamento sanitario o alla Regione o alla Provincia autonoma in cui ha sede la struttura stessa”.

Validità per guariti e tampone negativo

Le Faq specificano che per i guariti il green pass avrà validità di sei mesi dalla data di guarigione. Questi soggetti potranno richiedere il certificato o alla struttura in cui sono stati ricoverati o, in caso di degenza domiciliare, al proprio medico di medicina generale o al pediatra. Le Faq specificano che la certificazione cesserà di avere validità se “l’interessato viene nuovamente identificato come positivo“. Infine, per quanto riguarda il requisito del tampone negativo viene specificato che “la certificazione verde per tampone negativo ha una validità di 48 ore dall’esecuzione del test ed è prodotta, su richiesta dell’interessato, in formato cartaceo o digitale, dalle strutture sanitarie pubbliche, da quelle private autorizzate o accreditate e dalle farmacie che svolgono i test previsti o dai medici di medicina generale o pediatri di libera scelta”.

Certificazioni estere e green pass europeo

Il sito del governo specifica inoltre che saranno ritenute valide tutte quelle certificazioni rilasciate da uno Stato dell’ UE o da uno Stato terzo rilasciate a seguito di una vaccinazione riconosciuta valida dai parametri dell’UE. Anche l’Europa si sta attrezzando per un certificato verde, simile a quello italiano, che faciliterà gli spostamenti tra Stati membri. Il commissario europeo europeo al mercato interno, Thierry Breton, ha detto: “Sono fiducioso che il green pass europeo sarà pienamente operativo entro la fine di giugno”.

Giulia Moretti