La Francia, in coordinamento con Egitto e Giordania, ha presentato all’Onu una risoluzione che punta ad un cessate il fuoco tra Israele e Hamas. Il presidente francese, Emmanuel Macron, “ha partecipato a una riunione trilaterale con il presidente egiziano Al Sisi e il re di Giordania in cui è stato deciso di lanciare un’iniziativa umanitaria per la popolazione civile di Gaza in collegamento con le Nazioni Unite”. I tre governi si sono “messi d’accordo su tre semplici elementi: cessazione dei lanci di razzi, cessate il fuoco e risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu” sulla questione.

Dalla Casa Bianca, invece, si ritiene che una dichiarazione pubblica del Consiglio di Sicurezza Onu non aiuterebbe a calmare le tensioni tra israeliani e palestinesi. L’ambasciatrice americana alle Nazioni Unite, Linda Thomas-Greenfield ha affermato: “Il nostro obiettivo è stato e continuerà ad essere quello di un intenso impegno diplomatico per porre fine a questa violenza”, ha poi proseguito: “Il presidente Joe Biden ha espresso il sostegno per un cessate il fuoco“.

Cosa sta succedendo?

Stanno proseguendo gli attacchi dell’aviazione israeliana alla rete dei tunnel di Hamas a Gaza. Secondo il portavoce militare Hidai Zilberman sono stati 40 gli obiettivi colpiti con la distruzione di altri 12 chilometri tra cui depositi di armi e centri di comando. Invece il numero complessivo di razzi lanciati finora da Gaza verso Israele è salito nella nottata a 3.750. Lo ha reso noto il portavoce militare. Di questi, ha aggiunto, 550 erano difettosi e sono caduti all’interno della Striscia.

Usa e Ue sono in pressing per far tacere le armi nel conflitto israelo-palestinese, entrato ormai nella seconda settimana di violenze. Così come anche il Vaticano, per bocca del segretario di Stato Pietro Parolin, si è detto impegnato a “prendere qualsiasi iniziativa per arrivare al cessate il fuoco e alla ripresa del negoziato diretto”. Al vertice è intervenuto anche il ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Luigi Di Maio: “Condanniamo il lancio indiscriminato di razzi da Gaza, è inaccettabile e deve cessare, come è inaccettabile che si metta in discussione il diritto di Israele a esistere. Riconosciamo il diritto legittimo di Israele di proteggere la propria popolazione, ma la risposta militare israeliana deve essere proporzionata e volta a prevenire ulteriori vittime civili”.

Cosa è successo nelle ultime ore

Durante la notte i lanci dalla Striscia verso Israele sono stati circa 90, costringendo la popolazione del sud di Israele nei rifugi. Poi dalle 6 del mattino di martedì fin quasi alle 12 i razzi si sono fermati e la gente ha potuto riprendere fiato. Subito dopo sono ripresi i lanci diretti verso un capannone agricolo israeliano, vicino alla linea di demarcazione, che hanno ucciso due operai thailandesi e ferito altre due persone. Ora il totale delle vittime in Israele è di 12 persone: 10 (compresi 2 bambini) sotto i razzi, altre 2 per motivi collegati ai lanci.

Giulia Di Maio