Ultima conferenza del prepartita per il mister della Fiorentina Beppe Iachini. Il tecnico ha parlato a tutto tondo del futuro della società, alla quale è legatissimo. L’ex mister del Sassuolo vorrebbe lasciare la panchina con una vittoria contro il Crotone.
Fiorentina, Iachini: “Ho preparato un saluto alla città”
Ecco le dichiarazioni di Beppe Iachini: “Cosa rimarrà della mia esperienza? Ho preparato un saluto a tutta la città e ai miei tifosi, a tutti coloro che hanno nel cuore la viola, per me è stato bellissimo al di là di tante difficoltà. Vivere il Covid-19 è stato un periodo difficile, in tanti l’abbiamo preso e siamo stati male, ma tutto rimarrà nei nostri cuori perché è stato bello onorare questa maglia e dare una mano a una squadra di cui resterò sempre un simpatizzante“.
Tre punti a Crotone: “Fino all’ultimo minuto dell’ultima partita mi piacerebbe vedere una squadra che va in campo per fare una partita attenta e concentrata, per portare a casa il massimo che deve essere nel Dna di chi veste questa maglia. Abbiamo recuperato tanti punti a squadre come Udinese e Bologna, ci teniamo a finire bene e quest’ultima gara vogliamo vincerla visto che loro hanno impegni difficili. Il Crotone ha onorato il campionato, con Cosmi ha dato sempre forza alle partite e ha Simy. Mi piacerebbe dare spazio ad alcuni ragazzi, col cuore vorrei far giocare tutti perché hanno dato grande disponibilità e hanno sostenuto il compagno“.
Turnover: “Tutti avrebbero meritato di essere in campo e per una partita protagonisti. Pezzella è squalificato, Milenkovic non ci sarà perché dovrà subire un piccolo intervento e già in quel ruolo qualcuno giocherà al loro posto“.
Quale futuro per la Fiorentina?
Fiorentina, Beppe Iachini continua: “Commisso ha la forza per dare continuità a Vlahovic e tenere Ribery, tanto passerà da chi arriverà ad allenare la Fiorentina e agli obiettivi degli stessi calciatori, in questo momento non voglio fare il diplomatico ma non posso dire io cosa potrà accadere, ma chi resta deve essere convinto di indossare la maglia viola. Continuità? L’unica cosa che so, perché vale per me e sarebbe valsa per qualsiasi altro allenatore come Montella o Prandelli, è che la continuità di lavoro porta convinzioni e lavorare insieme abbassa la percentuale degli errori“.
Conclusione: “Questo è un dato al quale non si può controbattere guardando anche alle altre squadre tipo l’Atalanta, Lazio o Hellas e Sassuolo. I lavoro sul campo si ritrova e dunque arrivano anche più punti. L’abbiamo visto anche noi l’anno scorso nel finale del campionato. In due mesi siamo migliorati, figuriamoci nella continuità di anni. Sarebbe stato importante e avremmo avuto dei punti in più, quanti però non si può sapere“.
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