Giovedì 20 maggio, è stato approvato in via definitiva, il decreto Sostegni bis da 40 miliardi di euro, che prevede nuovi contributi a fondo perduto.
I 40 miliardi di euro previsti come fondo di sostegno saranno da ripartire tra vari ambiti: sostegno alle imprese e operatori del terzo settore, lavoro e contrasto alla povertà, salute e sicurezza, sostegno agli enti territoriali, rinnovando il contributo a fondo perduto ai soggetti possessori di partita IVA.
Decreto sostegni bis: le novità
Tra le novità introdotte nel Sostegni bis, è prevista l’attivazione automatica di un nuovo contributo per coloro che lo hanno richiesto o lo richiederanno entro il 28 maggio; un contributo alternativo, per coloro che nel secondo periodo d’imposta del 2019 non abbiano registrato ricavi superiori ai 10 milioni di euro e abbiano subìto una perdita del fatturato (e dei corrispettivi) medio mensile di almeno il 30%; un ulteriore contributo a fondo perduto che terrà in considerazione l’utile invece del fatturato e terrà conto dei ristori e sostegni già percepiti nel 2020.
Inoltre, ai lavoratori stagionali nel turismo, sport o spettacolo, sarà riconosciuta un’indennità di 1.600 euro. Nel primo decreto Sostegni a loro era stata concessa un’indennità di 2.400 euro. Avranno degli indennizzi, oltre agli artisti che hanno all’attivo nel 2020 almeno 7 giornate lavorative e un reddito inferiore a 35mila euro, anche coloro con almeno 30 giornate di lavoro e un reddito inferiore a 75mila euro.
Tra i 40miliardi di euro, 500 milioni di euro sono riservati alla cultura, 120 milioni per il settore della ristorazione nei centri storici e per il settore del wedding; 20 milioni ai parchi tematici, acquari, parchi geologici e giardini zoologici; 100 milioni a favore del settore aereo e 300 milioni per quello di sostegno al settore aeroportuale. Inoltre è stata prevista anche una quota di 8 milioni per i comuni per il mancato incasso dei ristori per l’affitto del suolo pubblico da parte di circhi o spettacoli viaggianti.
Proroga del divieto di licenziamento
In ambito lavorativo, il decreto Sostegni bis prevede la proroga di divieto di licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo e di licenziamento collettivo dal 30 giugno fino al 28 agosto 2021 per tutti i datori di lavoro e dal 1° luglio al 31 ottobre 2021 per i destinatari del FIS, della Cassa integrazione in deroga e dei Fondi di solidarietà bilaterale.
Il divieto, però, non è applicabile in caso di cessazione definitiva dell’attività dell’impresa, della cessazione conseguente alla messa in liquidazione della società senza continuazione, anche parziale, dell’attività e nemmeno in caso di fallimento, quando non sia previsto l’esercizio provvisorio dell’impresa o ne sia disposta la cessazione.