Emergono dettagli sulla vicenda Neymar-Nike. Alla base della rottura del rapporto commerciale tra l’asso brasiliano della Nazionale e l’azienda statunitense col baffo ci sarebbe una grave accusa: una dipendente della società a stelle e strisce, infatti, avrebbe accusato di molestia sessuale il calciatore ex Barcellona: l’attuale numero dieci del PSG avrebbe tentato di costringere la donna ad un rapporto sessuale.
Neymar-Nike: il comunicato dell’azienda
Neymar-Nike, il famoso marchio d’abbigliamento ruppe con il fuoriclasse brasiliano “perché la star brasiliana del Paris Saint-Germain si sarebbe rifiutata di collaborare a un’indagine interna del marchio, avviata dopo che una dipendente lo ha accusato di aggressione sessuale“. È quanto spiegato dall’azienda del baffo in un comunicato. Il rapporto tra l’atleta e la società statunitense, infatti, si era bruscamente interrotto, come un fulmine a ciel sereno, nell’agosto del 2020. Il calciatore attualmente in forza al Paris Saint-Germain, infatti, si sarebbe “rifiutato di collaborare a un’indagine in buona fede su accuse credibili di illeciti commessi contro una dipendente”, spiega la nota e dunque tale “indagine non è stata conclusiva“.
L’accusa della dipendente Nike
Ma perché Neymar Jr. è accusato di molestia sessuale? Secondo quanto riporta The Wall Street Journal, la dipendente della Nike coinvolta nella vicenda nel 2016 avrebbe raccontato ad amici e colleghi di lavoro che il fuoriclasse brasiliano sotto contratto con i parigini tentò di costringerla a un rapporto di sesso orale nella stanza di un hotel di New York, metropoli nella quale la donna si trovava per coordinare una serie di eventi promozionali col campione ed il suo entourage. Il carioca aveva rigettato, immediatamente, tutte le accuse mosse dalla donna.
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