Numerose e varie sono le misure varate nel Decreto semplificazioni 2021: dalla regolamentazione dei subappalti all’assetto della governance del Pnrr, passando per le quote rosa. Ecco di seguito le principali misure.

Governance Pnrr

La struttura della governance del Pnrr è articolata su più livelli. La responsabilità di indirizzo è riservata al Presidente del Consiglio che presiede, inoltre, la cabina di regia, a cui partecipano ministri e i sottosegretari dei ministri competenti in ragione delle tematiche affrontate in ciascuna seduta. La cabina di regia ha poteri di indirizzo, impulso e coordinamento generale sull’attuazione degli interventi del Pnrr. Alle sedute parteciperanno anche i Presidenti di Regione e quelli delle Provincie autonome di Trento e Bolzano quando si discuterà di interessi locali. Parteciperà il Presidente della Conferenza delle Regioni, laddove si discuta di questioni d’interesse di più Regioni o Province autonome. Possono essere inoltre invitati, sempre sulla base della tematica affrontata e degli interessi coinvolti, i rappresentanti dei soggetti attuatori e dei rispettivi organismi associativi e i referenti o rappresentanti del partenariato economico e sociale. Si istituisce, infine una Segreteria tecnica presso la Presidenza del Consiglio che ha il compito di coadiuvare la Cabina di regia e assicurare la collaborazione con Parlamento e Conferenza delle Regioni. La Segreteria rimarrà in vita fino al 31 dicembre 2026, vale a dire oltre la fine del mandato del governo che la istituisce.

Il Servizio centrale per il Pnrr

Viene istituito presso il Mef (Ministero economia e finanza) il Servizio centrale per il Pnrr che si occupa del monitoraggio e della rendicontazione. Il Servizio centrale rappresenta il punto di contatto nazionale con la Commissione europea per l’attuazione del Piano. Altri istituti creati ad hoc si occupano del monitoraggio anticorruzione e del contatto con gli organi amministrativi centrali. L’attuazione dei piani e il raggiungimento degli obiettivi prefissati dal Pnrr è in capo alle Regioni, che in caso di mancato adempimento, vengono sollecitate dal Presidente del Consiglio a provvedere al ritardo entro 30 giorni. In caso di persistenza del mancato adempimento il governo individua un ente alternativo che sostituisca quello inadempiente nelle mansioni che gli erano affidate.

Valutazione dell’impatto ambientale

Vengono ridotti i tempi per la valutazione di impatto ambientale (Via) dei progetti che rientrano nel Pnrr, di quelli finanziati dal fondo complementare e dei progetti attuativi del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec). Si avranno in massimo di 130 giorni a disposizione per la procedura. A tal proposito, si istituisce un’apposita commissione tecnica pe la Via, composta da 40 persone nominate con decreto dal ministro della transizione ecologica. In caso di inerzia, ancora una volta, si prevede l’esercizio di un potere sostitutivo da parte della commissione dei dirigenti del Ministero della transizione ecologica e del Ministero della cultura.

Fonti rinnovabili

Sul fronte delle fonti rinnovabili vengono semplificate le procedure autorizzative per la produzione di energie rinnovabili, l’installazione di infrastrutture energetiche, la bonifica dei siti contaminati, l’repowering di impianti esistenti. Vengono semplificate anche le procedure per l’accesso al superbonus concesso per l’efficientamento energetico degli edifici e lo si estende agli interventi volti alla rimozione delle barriere architettoniche. Altre misure prevedono la semplificazioni per le opere di impatto rilevante come l’alta velocità ferroviaria sulla tratta Salerno-Reggio Calabria o il potenziamento della linea Verona-Brennero.

Premi e penali legati al Pnrr

All’interno del Decreto semplificazioni sono stati pensati premi e penali per l’esecuzione dei contratti legati al Pnrr. Per ogni giorno di anticipo sul termine contrattuale sono previsti dei premi, così come sono previste penali dovute al ritardato adempimento, comprese tra lo 0,6 per mille e l’1 per mille al giorno e da determinare in relazione all’entità delle conseguenze legate al ritardo, con un massimo del 20 per cento dell’ammontare stesso.

Subappalti

Sono modificate dal Decreto semplificazioni anche le norme sui subappalti, a partire dalla dalla data di entrata in vigore del decreto stesso. Fino al 31 ottobre 2021, in deroga alle norme in vigore che prevedono un limite del 30 %, il subappalto non può superare la quota del 50 %dell’importo complessivo del contratto di lavori, servizi o forniture. Dal 1° novembre 2021, viene rimosso ogni limite quantitativo al subappalto ma dovranno essere specificate con apposita documentazione le prestazioni o lavorazioni affidate a terzi Sono tuttavia vietate l’integrale cessione del contratto di appalto e l’affidamento a terzi della integrale esecuzione delle prestazioni o lavorazioni che ne sono oggetto, così come l’esecuzione prevalente delle lavorazioni ad alta intensità di manodopera. Gli standard qualitativi e prestazionali previsti nei contratti devono sempre e comunque essere garantiti.

Donne e giovani

La presenza nella propria azienda di donne e giovani sarà fondamentale per poter gareggiare nei concorsi per l’affidamento delle opere del Pnrr. Le aziende, anche di piccole dimensioni (sopra i 15 dipendenti) che partecipano alle gare per le opere del PNRR e del Fondi complementare sono obbligate hanno l’obbligo di presentare un rapporto sulla situazione del personale in riferimento all’inclusione delle donne nelle attività e nei processi aziendali. Se tali standard non vengono rispettati l’azienda sarà sanzionata e non potrà partecipare per 12 mesi a ulteriori procedure. Nei bandi di gara saranno riconosciuti punteggi aggiuntivi per le aziende che utilizzano strumenti di conciliazione vita-lavoro, che si impegnino ad assumere donne e giovani sotto i 35 anni, che nell’ultimo triennio abbiano rispettato i principi di parità di genere e adottato misure per promuovere pari opportunità per i giovani e le donne nelle assunzioni, nei livelli retributivi e degli incarichi apicali.

Trasparenza delle procedure

Massima attenzione anche alla trasparenza delle procedure d’appalto. Tutte le informazioni relative alla programmazione, alla scelta del contraente, all’aggiudicazione ed esecuzione delle opere saranno gestite e trasmesse alla banca dati dei contratti pubblici dell’Autorità Nazionale Anticorruzione (Anac) attraverso l’impiego di piattaforme informatiche interoperabili.

Sicurezza dei trasporti e delle infrastrutture

Il Decreto semplificazioni agisce inoltre in materia di sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali. Il decreto legge individua più puntualmente le competenze e le attività dell’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (Ansfisa) eliminando possibili interferenze o sovrapposizioni con le attività per la sicurezza svolte dai concessionari o da altri enti. Ansfisa è obbligata ad adottare entro il 31 gennaio di ogni anno, e per il 2021 entro il 31 agosto, il programma annuale di vigilanza sulle condizioni di sicurezza di strade e autostrade. Deve infine svolgere verifiche a campione sulle infrastrutture.

Fibra ottica, reti di comunicazione elettronica e superamento del digital divide

Il Decreto semplificazioni apporta novità notevoli anche per quanto riguarda la fibra ottica, le reti di comunicazione elettronica e il superamento del digital divide. Si semplifica il procedimento di autorizzazione per l’installazione di infrastrutture di comunicazione elettronica e si agevola l’infrastrutturazione digitale degli immobili con reti in fibra ottica. Per il superamento del divario digitale si favorisce il sistema delle deleghe da parte di soggetti titolari di identità digitale.

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Giulia Moretti