Il 16 giugno è prevista la scadenza per la prima rata del 2021 dell’Imu, l’Imposta municipale propria sugli immobili. C’è una buona notizia per i proprietari immobiliari: anche quest’anno non è necessario versare la Tasi, il Tributo per i servizi indivisibili, compresa nel pagamento del Imu. La seconda rata, che prevede il pagamento del restante 50% della quota Imu prevista, scadrà il 16 dicembre.

2021 – Chi non deve pagare l’Imu

Arrivano le conferme relative a chi non deve pagare l’Imu nel 2021. Infatti, vengono esonerate le abitazioni principali, eccetto quelle di lusso, dove il contribuente e il suo nucleo famigliare devono avere la residenza anagrafica e il domicilio. Esclusi anche settori particolarmente colpiti dalle restrizioni per la pandemia, ma solo se il gestore dell’attività e il proprietario dell’immobile coincidono. Rimane la riduzione del 25% per gli immobili affittati “a canone concordato”.

A chi spetta il pagamento dell’Imu?

Nel 2021, il pagamento dell’acconto dell’Imu rimane dovuto a tutti i proprietari immobiliari in Italia. Questo vale soprattutto per gli immobili di persone non titolari di partita Iva o di aziende che non rientrano nei settori agevolati per via delle restrizioni. Nel caso di più comproprietari, il pagamento dell’Imu spetta a ciascuno di essi separatamente in proporzione alla propria quota. Se ci sono situazioni di separazione o divorzio invece, l’imposta va versata dal coniuge assegnatario dell’immobile, anche se non proprietario. Viene esonerato solo se l’immobile è assegnato con provvedimento del giudice o se vi ha la residenza anagrafica. Non sono esclusi invece i terreni agricoli, anche se incolti o considerati orticelli, eccetto quelli situati in Comuni classificati come montani o di collina.

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Martina Maria Mancini