Iniziato il conto alla rovescia per gli esami di maturità che quest’anno si svolgeranno in presenza. Si parte mercoledì 16 giugno alle 8:30 con 13.349 commissioni d’esame in campo. L’esame è basato su un colloquio orale di 60 minuti partendo da un elaborato presentato dagli studenti.

Al via gli esami di maturità

il 16 giugno via agli esami di maturità
Esami di Maturità, fonte wired.it

Mercoledì 16 giugno alle 8:30 cominceranno per oltre 540000 studenti gli esami di maturità. “Ho voluto mantenere una prova ponderata, ragionata, per permettere ai ragazzi di trarre loro stessi le conclusioni su questo periodo. Maturità è anche capacità di autovalutarsi. Ovvio che la pandemia sia fuori dalla media dei cinque anni. Ma è giusto che i ragazzi abbiano l’occasione di presentarsi all’esame per dimostrare, in primis a loro stessi, dove sono arrivati.”. Queste le parole con cui il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha parlato, in una diretta di Skuola.net, degli esami di Stato di quest’anno. Esami che si svolgeranno in presenza e partiranno da un elaborato presentato dagli studenti stessi.

Il colloquio della durata indicativa di 60 minuti proseguirà con la discussione di un testo di letteratura italiana oggetto di studio e l’analisi di materiali sui nodi salienti delle diverse discipline di esame. Ci sarà anche spazio per l’esperienze nei percorsi di orientamento e per dimostrare le conoscenze previste nell’ambito dell‘Educazione civica. In campo per svolgere l’esame di Maturità 13.349 commissioni composte da 6 commissari interni ed un preside esterno alla scuola di riferimento. La valutazione finale in centesimi sarà data dalla somma dei crediti acquisiti dal terzo al quinto anno ed un massimo di 40 punti attribuibili alla prova d’esame. Sarà possibile avere la lode.

La raccomandazione del ministro dell’Istruzione

“Fermatevi, guardate indietro alle orme che avete lasciato, vedendo come siete cambiati”. È questa la raccomandazione più forte del ministro dell’Istruzione Bianchi ai maturandi di quest’anno. Bianchi ha poi infine spento le polemiche di chi vorrebbe abolire gli esami di Stato considerati invece la giusta conclusione di ”un percorso, cominciato moltissimi anni primi, al termine del quale si fa una verifica con lo Stato, ponendo fine a un lunghissimo periodo, per aprirne un altro”.

Stefano Delle Cave