La nuova variante Delta continua a destare agitazione in tutto il mondo, particolare apprensione è dedicata alle ultime notizie dalla California, dove i contagi hanno visto un’impennata del 17%, dopo la fine delle restrizioni decretata il 15 giugno scorso.

Il caos post riaperture

Lo stato del pacifico, dopo un anno di restrizioni, si era avviato verso la riapertura totale del paese, seguendo l’esempio della maggioranza degli altri stati e dei paesi occidentali. Il Governatore Gavin Newsom aveva scelto il 15 giugno come la data per il definitivo “liberi tutti”, che avrebbe permesso una ripartenza sociale ed economica del Golden State.

Da allora, le restrizioni abbassate e la generale voglia dei cittadini di tornare a vivere una vita normale, hanno fatto il resto, portando ad una diffusione altissima della variante Delta tra i non vaccinati, circa il 39% della popolazione a fronte di un 50% di vaccinati completamente ed un 61% di vaccinati con almeno una dose.

Nei 14 giorni successivi alla riapertura le istituzioni sanitarie hanno registrato un aumento del 17%, con una media di circa 1000 nuovi contagi ogni giorno. Ciò ha portato al ritorno di alcune restrizioni nelle aeree più a rischio. In particolare nella città di Los Angeles, dove è tornato l’obbligo di indossare le mascherine nei luoghi chiusi.

I rischi della variante Delta

Oltre che negli States l’attenzione, per questa nuova variante, deve restare altissima ovunque. L’esempio californiano è un monito per i rischi che la popolazione non vaccinata corre, in vista delle riaperture che si stanno attuando in tutto il mondo.

L’allerta deve restare alta, per non cadere nell’ennesima ondata causata dai nostri errori.


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Franco Ferrari